BARI - “Più che un rigurgito ambientalista, questa protesta sugli ulivi monumentali ci appare più che altro come un vacuo fondamentalismo che non porta da nessuna parte e che serve solo ad aprire un’ennesima polemica strumentale”: il presidente de “La Puglia prima di tutto” alla Regione Puglia, Francesco De Biasi, interviene così nella schermaglia dialettica che vede contrapposte, a distanza, alcune associazioni ambientaliste e il Consiglio regionale.
“Non comprendiamo il senso degli attacchi all’assessore all’Ambiente Lorenzo Nicastro – spiega De Biasi – per il semplice fatto che con la deliberazione della Giunta regionale n. 1576 dello scorso 3 settembre, l’assessore ha voluto nella sostanza dettare le linee guida relative alle modalità di espianto, trasporto, reimpianto e attecchimento di ulivi monumentali. Il tutto in piena conformità e con quanto previsto dalla Legge 14/2007 ‘Tutela e valorizzazione del paesaggio degli ulivi monumentali della Puglia’. Chi protesta, finge di non conoscere le leggi stesse. E del resto, è appena il caso di ricordare che gli ulivi monumentali sono lì perché la loro storia millenaria è stata accompagnata da quella di intere generazioni di questa terra tanto generosa che li hanno protetti con sudore e amore. Il tutto pur in assenza di associazioni ambientaliste che pare siano quasi le sole ad avere a cuore il futuro degli ulivi pugliesi”.
Secondo il presidente De Biasi, infine, appare del tutto fuori luogo la chiamata in causa del Consiglio regionale pugliese: “E’ evidente – spiega – che il Consiglio non ha compiuto nessun ‘atto scellerato’, così come lo hanno definito, verso il paesaggio degli ulivi monumentali, semplicemente perché in questo caso trattasi di delibera di giunta regionale. Il che vuol dire che il Consiglio regionale su questo argomento non è stato chiamato a pronunciarsi. Aggiungiamo, però, a scanso di equivoci, che qualora fosse stato chiamato a disquisirne, sicuramente avrebbe condiviso la proposta dell’assessore Nicastro”.
“Non comprendiamo il senso degli attacchi all’assessore all’Ambiente Lorenzo Nicastro – spiega De Biasi – per il semplice fatto che con la deliberazione della Giunta regionale n. 1576 dello scorso 3 settembre, l’assessore ha voluto nella sostanza dettare le linee guida relative alle modalità di espianto, trasporto, reimpianto e attecchimento di ulivi monumentali. Il tutto in piena conformità e con quanto previsto dalla Legge 14/2007 ‘Tutela e valorizzazione del paesaggio degli ulivi monumentali della Puglia’. Chi protesta, finge di non conoscere le leggi stesse. E del resto, è appena il caso di ricordare che gli ulivi monumentali sono lì perché la loro storia millenaria è stata accompagnata da quella di intere generazioni di questa terra tanto generosa che li hanno protetti con sudore e amore. Il tutto pur in assenza di associazioni ambientaliste che pare siano quasi le sole ad avere a cuore il futuro degli ulivi pugliesi”.
Secondo il presidente De Biasi, infine, appare del tutto fuori luogo la chiamata in causa del Consiglio regionale pugliese: “E’ evidente – spiega – che il Consiglio non ha compiuto nessun ‘atto scellerato’, così come lo hanno definito, verso il paesaggio degli ulivi monumentali, semplicemente perché in questo caso trattasi di delibera di giunta regionale. Il che vuol dire che il Consiglio regionale su questo argomento non è stato chiamato a pronunciarsi. Aggiungiamo, però, a scanso di equivoci, che qualora fosse stato chiamato a disquisirne, sicuramente avrebbe condiviso la proposta dell’assessore Nicastro”.
Tags
Politica locale