LECCE - “Credo che ora si cominci a cantierizzare il futuro. E’ una svolta importante quella legata alla dotazione di un nuovo, grande plesso ospedaliero che si aggiunge al già esistente Vito Fazzi di Lecce. Un presidio moderno, tecnologicamente avanzato, accogliente dove costruire risposte di qualità a bisogni complessi di salute. La sanità sta cambiando profilo, meno ospedali, ma tutti di assoluta qualità, e più attenzione al territorio”.
Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola questa mattina a Lecce in occasione della presentazione del progetto per la costruzione di una nuova struttura ospedaliera del Dipartimento di Emergenza Urgenza, situata all’interno del Vito Fazzi. Un cantiere già avviato per un importo complessivo di 117 milioni di euro. Cinque piani per 330 posti letto che si andranno ad aggiungere ai 650 totali già esistenti (tra ospedale e polo oncologico). Insieme con il Presidente della Regione Puglia, l’assessore regionale alle politiche della Salute Elena Gentile e il Direttore generale della Asl di Lecce, Valdo Mellone.
“La presentazione dei progetto di oggi va contestualizzata – ha continuato Vendola - nel momento in cui la Puglia intera comincia a tirare un sospiro di sollievo perchè si predispone ad uscire da quel tempo di guerra che è stata l’epoca del piano di rientro”.
Il Presidente infatti ha annunciato che a giorni sarà dato il via libera ai Direttori generali delle Asl perché venga avviato il piano assunzionale.
“Abbiamo un disperato bisogno di infermieri, medici e specialisti - ha aggiunto Vendola - perchè aver modernizzato le strutture, le infrastrutture, gli ospedali è importante ma non è sufficiente. Occorre avere le equipe medico assistenziali al completo. Noi dobbiamo scontare anni e anni di blocco del turn over, dobbiamo scontare una vera e propria astinenza che, per fortuna, sta finendo”.
Per l’assessore Gentile “il Salento e la città di Lecce meritavano una struttura di eccellenza, con un profilo moderno, innovativo, dotato delle più moderne tecnologie”.
“Oggi salutiamo il futuro, la bellezza di un contenitore che appare ricco e pieno di soluzioni tecnologicamente innovative – ha detto la Gentile – stiamo presentando un progetto per la realizzazione di 330 posti letto dedicati all’area critica, a quella medicina complessa che deve occupare interamente gli ospedali del domani. La nostra idea di sanità infatti sta proprio nel modello di organizzazione sanitaria basata sui grandi ospedali in grado di curare le patologie complesse e non più su ospedali residuali”.
Anche la Gentile si è soffermata sul compimento dell’ultimo miglio che ci porterà fuori dal Piano di rientro.
“La Puglia non può più aspettare che i ragionieri si decidano a licenziare il Piano - ha detto l’assessore - martedì prossimo contiamo di tornare vincitori da questa ultima battaglia per mettere nelle condizioni l’intero sistema di avviare immediatamente tutte le procedure per le assunzioni future”.
“Grazie Paola, ti ricorderemo”.
Così, infine, con queste parole accompagnate da un lungo e commosso applauso, l’assessore Elena Gentile ha voluto ricordare alla platea leccese di questa mattina, l’assassinio della psichiatra Paola Labriola, uccisa due giorni fa a Bari da un suo paziente nel corso dello svolgimento del suo lavoro.
Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola questa mattina a Lecce in occasione della presentazione del progetto per la costruzione di una nuova struttura ospedaliera del Dipartimento di Emergenza Urgenza, situata all’interno del Vito Fazzi. Un cantiere già avviato per un importo complessivo di 117 milioni di euro. Cinque piani per 330 posti letto che si andranno ad aggiungere ai 650 totali già esistenti (tra ospedale e polo oncologico). Insieme con il Presidente della Regione Puglia, l’assessore regionale alle politiche della Salute Elena Gentile e il Direttore generale della Asl di Lecce, Valdo Mellone.
“La presentazione dei progetto di oggi va contestualizzata – ha continuato Vendola - nel momento in cui la Puglia intera comincia a tirare un sospiro di sollievo perchè si predispone ad uscire da quel tempo di guerra che è stata l’epoca del piano di rientro”.
Il Presidente infatti ha annunciato che a giorni sarà dato il via libera ai Direttori generali delle Asl perché venga avviato il piano assunzionale.
“Abbiamo un disperato bisogno di infermieri, medici e specialisti - ha aggiunto Vendola - perchè aver modernizzato le strutture, le infrastrutture, gli ospedali è importante ma non è sufficiente. Occorre avere le equipe medico assistenziali al completo. Noi dobbiamo scontare anni e anni di blocco del turn over, dobbiamo scontare una vera e propria astinenza che, per fortuna, sta finendo”.
Per l’assessore Gentile “il Salento e la città di Lecce meritavano una struttura di eccellenza, con un profilo moderno, innovativo, dotato delle più moderne tecnologie”.
“Oggi salutiamo il futuro, la bellezza di un contenitore che appare ricco e pieno di soluzioni tecnologicamente innovative – ha detto la Gentile – stiamo presentando un progetto per la realizzazione di 330 posti letto dedicati all’area critica, a quella medicina complessa che deve occupare interamente gli ospedali del domani. La nostra idea di sanità infatti sta proprio nel modello di organizzazione sanitaria basata sui grandi ospedali in grado di curare le patologie complesse e non più su ospedali residuali”.
Anche la Gentile si è soffermata sul compimento dell’ultimo miglio che ci porterà fuori dal Piano di rientro.
“La Puglia non può più aspettare che i ragionieri si decidano a licenziare il Piano - ha detto l’assessore - martedì prossimo contiamo di tornare vincitori da questa ultima battaglia per mettere nelle condizioni l’intero sistema di avviare immediatamente tutte le procedure per le assunzioni future”.
“Grazie Paola, ti ricorderemo”.
Così, infine, con queste parole accompagnate da un lungo e commosso applauso, l’assessore Elena Gentile ha voluto ricordare alla platea leccese di questa mattina, l’assassinio della psichiatra Paola Labriola, uccisa due giorni fa a Bari da un suo paziente nel corso dello svolgimento del suo lavoro.