BRINDISI - La città di Brindisi si sta preparando, con un bel po' di giorni di anticipo, al grande concerto-evento di Gino Paoli e Danilo Rea, in programma alle ore 21 di sabato 9 novembre al Nuovo Teatro Verdi, dando così il via alla XXIX stagione concertistica “BrindisiClassica” dell’ Associazione Musicale Nino Rota, diretta da Silvana Libardo e Francesca Salvemini.
Il concerto, dal titolo “Due come noi che…” , è realizzato in collaborazione con la Fondazione Nuovo Teatro Verdi di Brindisi, sotto l’egida del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e con il patrocinio della Regione Puglia, della Provincia e del Comune di Brindisi.
Con questo spettacolo Gino Paoli e Danilo Rea stanno collezionando un sold out dopo l’altro nei concerti dal vivo sui palcoscenici più prestigiosi in Italia e all’estero, incantando ed emozionando il pubblico ogni volta. Un successo che di certo non stupisce dato il duo d’eccezione: la voce e il carisma di Paoli, uno dei più grandi autori e interpreti della canzone italiana, affiancata da uno dei più lirici e creativi pianisti riconosciuti a livello internazionale come Danilo Rea.
“Due come noi che…” è un prezioso esempio di come due artisti assoluti possano interpretare in modo innovativo alcuni classici della storia della musica italiana. Solo piano e voce, solo Danilo e Gino, solo la loro capacità di inseguirsi, di smarcarsi e ritrovarsi su una strada che è quella delle canzoni più belle del nostro patrimonio. Le canzoni più amate di Gino, da “Averti addosso” a “Il cielo in una stanza”, da “Vivere ancora” a “Perduti” passando per “La gatta” e “Come si fa”, insieme a chicche dei cantautori genovesi, che per Gino sono gli amici di una vita: “Canzone dell’amore perduto” e “Bocca di rosa” (strumentale) di De André, “Il nostro concerto” di Umberto Bindi, “Vedrai Vedrai” di Tenco e “Se tu sapessi” di Bruno Lauzi. Nella track list, così come in scaletta live, anche “Non andare via” traduzione italiana della meravigliosa “Ne me quitte pas” che proprio Jacques Brel chiese di tradurre a Paoli e “Albergo a ore”, il commovente brano di Herbert Pagani.
Con questo spettacolo i due artisti rinnovano il loro fortunato sodalizio, già sperimentato con il progetto “Un incontro in Jazz” e con la pubblicazione degli album “Milestones” e “Auditorium Recording Studio”.
“Quella fra me e Danilo è un’intesa difficile da spiegare a chi non è un musicista" ha dichiarato Gino Paoli in un'intervista "Io faccio delle cose, cambiando delle regole e lui nello stesso momento mi segue come se mi leggesse nella testa”.
“Il sogno della mia vita è sempre stato di improvvisare in musica, raccontare cioè tutte le emozioni che per me, con le parole, è sempre stato difficile esprimere" ha dichiarato invece Danilo Rea "Ho cercato queste emozioni nelle note, nei silenzi, nella bellezza del suono e nella solitudine di uno strumento unico come il pianoforte”.
Un concerto da non perdere per rivivere grandi successi della musica italiana in chiave melodica, ripercorsi da un duetto che comunica i sentimenti con alta capacità interpretativa ed eleganza, con la voce unica ed immutata di Paoli e con la poesia vibrante del pianoforte di Rea.
Daniele Martini
Il concerto, dal titolo “Due come noi che…” , è realizzato in collaborazione con la Fondazione Nuovo Teatro Verdi di Brindisi, sotto l’egida del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e con il patrocinio della Regione Puglia, della Provincia e del Comune di Brindisi.
Con questo spettacolo Gino Paoli e Danilo Rea stanno collezionando un sold out dopo l’altro nei concerti dal vivo sui palcoscenici più prestigiosi in Italia e all’estero, incantando ed emozionando il pubblico ogni volta. Un successo che di certo non stupisce dato il duo d’eccezione: la voce e il carisma di Paoli, uno dei più grandi autori e interpreti della canzone italiana, affiancata da uno dei più lirici e creativi pianisti riconosciuti a livello internazionale come Danilo Rea.
“Due come noi che…” è un prezioso esempio di come due artisti assoluti possano interpretare in modo innovativo alcuni classici della storia della musica italiana. Solo piano e voce, solo Danilo e Gino, solo la loro capacità di inseguirsi, di smarcarsi e ritrovarsi su una strada che è quella delle canzoni più belle del nostro patrimonio. Le canzoni più amate di Gino, da “Averti addosso” a “Il cielo in una stanza”, da “Vivere ancora” a “Perduti” passando per “La gatta” e “Come si fa”, insieme a chicche dei cantautori genovesi, che per Gino sono gli amici di una vita: “Canzone dell’amore perduto” e “Bocca di rosa” (strumentale) di De André, “Il nostro concerto” di Umberto Bindi, “Vedrai Vedrai” di Tenco e “Se tu sapessi” di Bruno Lauzi. Nella track list, così come in scaletta live, anche “Non andare via” traduzione italiana della meravigliosa “Ne me quitte pas” che proprio Jacques Brel chiese di tradurre a Paoli e “Albergo a ore”, il commovente brano di Herbert Pagani.
Con questo spettacolo i due artisti rinnovano il loro fortunato sodalizio, già sperimentato con il progetto “Un incontro in Jazz” e con la pubblicazione degli album “Milestones” e “Auditorium Recording Studio”.
“Quella fra me e Danilo è un’intesa difficile da spiegare a chi non è un musicista" ha dichiarato Gino Paoli in un'intervista "Io faccio delle cose, cambiando delle regole e lui nello stesso momento mi segue come se mi leggesse nella testa”.
“Il sogno della mia vita è sempre stato di improvvisare in musica, raccontare cioè tutte le emozioni che per me, con le parole, è sempre stato difficile esprimere" ha dichiarato invece Danilo Rea "Ho cercato queste emozioni nelle note, nei silenzi, nella bellezza del suono e nella solitudine di uno strumento unico come il pianoforte”.
Un concerto da non perdere per rivivere grandi successi della musica italiana in chiave melodica, ripercorsi da un duetto che comunica i sentimenti con alta capacità interpretativa ed eleganza, con la voce unica ed immutata di Paoli e con la poesia vibrante del pianoforte di Rea.
Daniele Martini
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