di Piero Fabris - Vittorio Polito è tra i pochi ricercatori (viventi) della nostra terra, da meritare l’appellativo di ‘Archeologo della tradizione pugliese’.
È un instancabile divulgatore di cultura e saggezza, grazie alla quale si può apprezzare, in tutto il suo spessore, il modo di essere dei baresi.
Amico dei più grandi studiosi degli usi, costumi e vicende della regione, con passione e orgoglio puro, riesce a indicare strade, corti e vicoli nei quali si ode ancora l’eco del bel dialetto (quello elegante, delle cui sonorità vibra la vita autentica) e la storia di uomini capaci di riconoscere nell’altro la vera ricchezza.
Vittorio, insieme a Rosa Lettini Triggiani, ci ha regalato il tascabile di “Preghiere” trafugate letteralmente all’oblio.
Il piccolo libro: “Pregáme a la barése” (Levante Editori, pagine 95 - € 10), non solo ha il merito di restituirci le sonorità vellutate del dialetto, le cui musicalità possono essere apprezzate se si rispettano gli accenti, ma ci offre un ventaglio di litanie, per ogni avvenimento dell’esistere che è dono di modi di sentire.
Attraverso le preghiere, il dialogo intenso dell’uomo con l’Altissimo si riconoscono, prima ancora del colore delle parole, nel ritmo e nella cadenza ben calibrata, l’intensità della fede, gli stati d’animo di gente abituata a solcare il mare senza farsi abbattere dai venti contrari.
È un lavoro che salva la storia ed il vernacolo dal rumoroso, asfissiante e ingombrante quanto prevaricante forma sguaiata di usarlo. Il volume si avvale della presentazione di p. Lorenzo Lorusso o.p., Priore della Basilica di San Nicola di Bari.
Tutta l’opera di Vittorio Polito libera il dialetto da ogni volgarità e banalizzazione, prende le distanze da ogni associazione mentale che lo evoca come la voce dell’ignoranza e stupidità.
Leggendo, anzi accogliendo l’invito a “pregare in dialetto barese”si potrà cogliere il palpito dei sentimenti, il fascino e la dignità di certo modo di orare che nella franchezza e capacità comunicative ha note magnifiche, ossigeno per il cuore che si volge a Dio.
Vittorio Polito è giornalista pubblicista, collabora con riviste e giornali, ha pubblicato alcuni volumi dedicati alla Baresità, tradizione e storia Pugliese ricevendo molti riconoscimenti.
Rosa Lettini Triggiani è attrice e scrittrice. È studiosa e ricercatrice del dialetto barese, soprattutto in relazione alla grammatica. È autrice insieme al marito Domenico Triggiani del volume “Da Adàme ad Andriòtte” (romanzo storico-satirico in dialetto barese).
È un instancabile divulgatore di cultura e saggezza, grazie alla quale si può apprezzare, in tutto il suo spessore, il modo di essere dei baresi.
Amico dei più grandi studiosi degli usi, costumi e vicende della regione, con passione e orgoglio puro, riesce a indicare strade, corti e vicoli nei quali si ode ancora l’eco del bel dialetto (quello elegante, delle cui sonorità vibra la vita autentica) e la storia di uomini capaci di riconoscere nell’altro la vera ricchezza.
Vittorio, insieme a Rosa Lettini Triggiani, ci ha regalato il tascabile di “Preghiere” trafugate letteralmente all’oblio.
Il piccolo libro: “Pregáme a la barése” (Levante Editori, pagine 95 - € 10), non solo ha il merito di restituirci le sonorità vellutate del dialetto, le cui musicalità possono essere apprezzate se si rispettano gli accenti, ma ci offre un ventaglio di litanie, per ogni avvenimento dell’esistere che è dono di modi di sentire.
Attraverso le preghiere, il dialogo intenso dell’uomo con l’Altissimo si riconoscono, prima ancora del colore delle parole, nel ritmo e nella cadenza ben calibrata, l’intensità della fede, gli stati d’animo di gente abituata a solcare il mare senza farsi abbattere dai venti contrari.
È un lavoro che salva la storia ed il vernacolo dal rumoroso, asfissiante e ingombrante quanto prevaricante forma sguaiata di usarlo. Il volume si avvale della presentazione di p. Lorenzo Lorusso o.p., Priore della Basilica di San Nicola di Bari.
Tutta l’opera di Vittorio Polito libera il dialetto da ogni volgarità e banalizzazione, prende le distanze da ogni associazione mentale che lo evoca come la voce dell’ignoranza e stupidità.
Leggendo, anzi accogliendo l’invito a “pregare in dialetto barese”si potrà cogliere il palpito dei sentimenti, il fascino e la dignità di certo modo di orare che nella franchezza e capacità comunicative ha note magnifiche, ossigeno per il cuore che si volge a Dio.
Vittorio Polito è giornalista pubblicista, collabora con riviste e giornali, ha pubblicato alcuni volumi dedicati alla Baresità, tradizione e storia Pugliese ricevendo molti riconoscimenti.
Rosa Lettini Triggiani è attrice e scrittrice. È studiosa e ricercatrice del dialetto barese, soprattutto in relazione alla grammatica. È autrice insieme al marito Domenico Triggiani del volume “Da Adàme ad Andriòtte” (romanzo storico-satirico in dialetto barese).