E' forse Poste Italiane il soggetto pubblico individuato dal governo per correre in aiuto ad Alitalia. L'azienda - secondo quanto si apprende da fonti vicine al dossier - potrebbe partecipare all'aumento di capitale della compagnia da 300 milioni con una cifra intorno ai 75 milioni e una partecipazione fra il 10 e 15%.
"Una volta assicurati discontinuità e rinnovamento - sottolinea Palazzo Chigi in una nota - il Governo è pronto ad accompagnare questo percorso con gli strumenti, anche di supporto strategico e finanziario, di cui il sistema Italia dispone.
"Assieme ai soci e agli impegni che il sistema bancario è pronto a sottoscrivere", l'intervento di Poste "è in grado di conferire le risorse per raggiungere la ricapitalizzazione necessaria ad assicurare gli attuali servizi. Il Governo si aspetta che i soci si assumano appieno le loro responsabilità".
SODDISFAZIONE DEL GOVERNO - Il Governo esprime soddisfazione per la volonta' di Poste SpA di partecipare, come importante partner industriale, all'aumento di capitale di Alitalia. Ad Alitalia servono discontinuita', stabilizzazione dell'azionariato e una importante ristrutturazione attraverso un nuovo progetto industriale. L'entrata di Poste e' fondata su queste premesse".
E' quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi.
"Una volta assicurati discontinuità e rinnovamento - sottolinea Palazzo Chigi in una nota - il Governo è pronto ad accompagnare questo percorso con gli strumenti, anche di supporto strategico e finanziario, di cui il sistema Italia dispone.
"Assieme ai soci e agli impegni che il sistema bancario è pronto a sottoscrivere", l'intervento di Poste "è in grado di conferire le risorse per raggiungere la ricapitalizzazione necessaria ad assicurare gli attuali servizi. Il Governo si aspetta che i soci si assumano appieno le loro responsabilità".
SODDISFAZIONE DEL GOVERNO - Il Governo esprime soddisfazione per la volonta' di Poste SpA di partecipare, come importante partner industriale, all'aumento di capitale di Alitalia. Ad Alitalia servono discontinuita', stabilizzazione dell'azionariato e una importante ristrutturazione attraverso un nuovo progetto industriale. L'entrata di Poste e' fondata su queste premesse".
E' quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi.