Aqp, Vendola: “Riparametriamo i compensi dei vertici aziendali"

BARI - “Il futuro direttore generale di Acquedotto Pugliese sarà una figura professionale interna e percepirà un salario non superiore a 5 volte il salario di ingresso di un lavoratore di Acquedotto. Un punto di svolta radicale per una società pubblica che può essere considerato un buon esempio e una buona pratica”.

Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola commentando l’approvazione delle procedure per la nomina del nuovo direttore generale, da parte dell’assemblea dei soci di Aqp, riunitasi questa mattina.

“Le scelte assunte oggi dall’assemblea generale di Aqp hanno davvero un significato, per certi versi, straordinario e unico – ha aggiunto Vendola - in epoca di risorse scarse, di necessaria razionalizzazione delle spese, di moralizzazione dei comportamenti, noi in Puglia stiamo continuando a segnare dei colpi molto importanti. Acquedotto Pugliese, che è una delle principali aziende pubbliche italiane, oggi ha deciso di non cercare fuori dai propri ranghi la figura manageriale a cui assegnare i compiti di direttore generale. Quei compiti saranno posti in capo ad una figura professionale interna ad Aqp, scelta con una selezione di evidenza pubblica”.

“Il compenso di una figura così di spicco del management di una società come Aqp – ha detto il Presidente - sarà definito da un parametro che mi piacerebbe potesse diventare un modello generale di organizzazione della vita di società pubbliche”.

Per Vendola infine “la spinta decisa sul piano industriale in materia di depurazione e la velocizzazione delle procedure constatata questa mattina, rendono chiaro il merito dell’attuale amministratore unico di Aqp”.


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