di Stell Dibenedetto - La Nazionale di Cesare Prandelli è ancora imbattuta ma contro la Danimarca ha rischiato non solo di subire la prima sconfitta del girone ma soprattutto di arrivare con l’acqua alla gola all’ultima gara del girone autocostringendosi alla vittoria, martedì contro l’Armenia per non rischiare di non essere testa di serie nel sorteggio di dicembre. A riportare a galla la squadra di Prandelli è stato un guizzo di Aquilani che ha permesso alla Nazionale Azzurra di portare a casa il 2-2. In ogni caso è stata la grande serata di Nicklas Bendtner, una meteora nella Juventus che, con la maglia della Nazionale Danese, ha dimostrato al calcio italiano di saper ancora fare gol.
Senza Pirlo, in panchina, e Balotelli, in tribuna per un affaticamento muscolare, Prandelli sceglie Osvaldo come unica punta in un atipico 4-3-1- con Thiago Motta nella doppia versione di play basso e marcatore di Eriksen; in fase offensiva, invece, Marchisio e Candreva chiamati ad alternarsi a Diamanti nell’appoggio a Osvaldo. Con questi uomini, Prandelli riesce ad incartare la Danimarca, apparsa subito in difficoltà . Il gol del vantaggio azzurro arriva al 27’ minuto del primo tempo con Osvaldo, tornato titolare dopo un anno e mezzo che grazie ad un’illuminazione di Thiago Motta segna il suo quarto gol con la maglia della Nazionale.
La Danimarca subisce il colpo ma sul finire del primo tempo, l’ex juventino Bendtner colpisce gli Azzurri segnando il gol del pareggio. Nella ripresa, la partita cambia con i danesi decisi a trovare il gol del vantaggio per sperare di poter acciuffare la qualificazione ai Mondiali attraverso i playoff. I danesi vanno vicino al raddoppio prima con una punizione che colpisce il palo esterno e poi con un tiro violentissimo Bjelland che si stampa sulla traversa.
E’ stato il momentopiù difficile per l’Italia che Prandelli, nel frattempo, aveva ridisegnato mandando in campo Aquilani al posto di Marchisio e poi con Cerci per Diamanti. Al 33’, però, la Danimarca ha raccolto le sue ultime energie e ha segnato il gol del momentaneo vantaggio sempre con Bendtner, su colpo di testa. Sembrava troppo tardi per rimediare ma l’Italia ci ha creduto ancora e ha trovato il gol del definito 2-2, in extremis con Aquilani.
Senza Pirlo, in panchina, e Balotelli, in tribuna per un affaticamento muscolare, Prandelli sceglie Osvaldo come unica punta in un atipico 4-3-1- con Thiago Motta nella doppia versione di play basso e marcatore di Eriksen; in fase offensiva, invece, Marchisio e Candreva chiamati ad alternarsi a Diamanti nell’appoggio a Osvaldo. Con questi uomini, Prandelli riesce ad incartare la Danimarca, apparsa subito in difficoltà . Il gol del vantaggio azzurro arriva al 27’ minuto del primo tempo con Osvaldo, tornato titolare dopo un anno e mezzo che grazie ad un’illuminazione di Thiago Motta segna il suo quarto gol con la maglia della Nazionale.
La Danimarca subisce il colpo ma sul finire del primo tempo, l’ex juventino Bendtner colpisce gli Azzurri segnando il gol del pareggio. Nella ripresa, la partita cambia con i danesi decisi a trovare il gol del vantaggio per sperare di poter acciuffare la qualificazione ai Mondiali attraverso i playoff. I danesi vanno vicino al raddoppio prima con una punizione che colpisce il palo esterno e poi con un tiro violentissimo Bjelland che si stampa sulla traversa.
E’ stato il momentopiù difficile per l’Italia che Prandelli, nel frattempo, aveva ridisegnato mandando in campo Aquilani al posto di Marchisio e poi con Cerci per Diamanti. Al 33’, però, la Danimarca ha raccolto le sue ultime energie e ha segnato il gol del momentaneo vantaggio sempre con Bendtner, su colpo di testa. Sembrava troppo tardi per rimediare ma l’Italia ci ha creduto ancora e ha trovato il gol del definito 2-2, in extremis con Aquilani.
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