Bari, migliaia di persone per la fiaccolata nel quartiere Libertà in ricordo di Paola Labriola

di Luigi Laguaragnella - Ad un mese di distanza la dottoressa Paola Labriola rivive, attraverso il suo ricordo, con una fiaccolata per le strade del quartiere Libertà iniziata davanti la chiesa del Redentore e terminata in piazza Prefettura nel giorno di San Francesco. La memoria della psicologa, uccisa a settembre con 28 coltellate da un suo paziente nel centro di salute mentale in via Tenente Casale a Bari, lasciando a 53 anni due gemellini di 12 anni, si è percepita viva nelle persone che questa sera hanno partecipato con candela accesa in mano a questa marcia silenziosa intervallata soltanto in alcune zone della città dal suono di un clarinetto e da alcuni brani scritti per l’occasione da Teresa Petruzzelli: in via Tenente Casale davanti all’Asl dove Paola Labriola ha prestato la sua professionalità e dove è morta; in via Ettore Fieramosca con angolo via Principe Amedeo, piazza Risorgimento e piazza Prefettura.

Si tratta di zone cittadine quotidianamente a rischio e in cui il degrado e la criminalità necessitano di maggior sicurezza. Sicurezza, legalità, giustizia e solidarietà che l’intercedere della fiaccolata punta a chiedere alle amministrazioni per non permettere che episodi tragici e imprevedibili come è accaduto alla dottoressa Labriola non accadano più. Più volte, proprio Paola Labriola ha denunciato le condizioni precarie e poco sicure della struttura sanitaria e della richiesta, mai ascoltata, di poter inserire almeno un sorvegliante per rendere il posto di lavoro più controllato.

Alla fiaccolata hanno partecipato tantissime persone. Indice che Paola Labriola si è impegnata costantemente nella sua missione di psicologa con grande spirito solidale. Oltre alle sue colleghe attraverso cui si è formato il comitato cittadino “Il giardino di Paola” e promotore della marcia di luci di questa sera, erano presenti i ragazzi dell’oratorio dei Salesiani della parrocchia Redentore e molti bambini della scuola Clementina Perone. Tra la folla, e quindi, mostrando la loro vicinanza e, si spera, uniti a collaborare per provvedimenti volti alla tutela della qualità e sicurezza del lavoro tralasciando i consueti “tagli economici”, erano presenti il sindaco Michele Emiliano e il presidente dell’VIII circoscrizione Leonardo Tartarino.

Fianco a fianco, dietro lo striscione “Ciao Paola… medico dell’anima” era possibile notare tutte le generazioni unite nel ricordo di Paola: bambini, studenti, insegnanti, psicologi, addetti al servizio sanitario, testimoni che la dottoressa ha lasciato qualcosa di buono e vitale nelle persone che ha incontrato. Si poteva respirare, nella luce soffusa delle candele un clima di solidarietà e speranza. Due elementi che anteposti per il bene comune potrebbero rendere la realtà più legale, giusta, sicura. Il silenzio della folla ha fatto più rumore del silenzio, di cui solitamente è prigioniero soprattutto il quartiere Libertà. Le candele, invece, hanno dato luce a tutti gli operatori del sociale che lavorano nell’ombra e senza essere ascoltati.

La generosità di Paola Labriola continuerà a vivere non solo nelle persone che l’hanno conosciuta e con cui hanno condiviso la quotidianità, ma in tutti i cittadini e certamente la sua memoria, attraverso il comitato cittadino “Il giardino di Paola”, sarà un altro strumento per dar voce, anzi grida di legalità, giustizia e sicurezza.

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