Bari, passaggi a livello: "Persi 10 anni per l'interramento"

di Nicola Zuccaro - "Abbiamo perso 10 anni". Giuseppe Loiacono ha esternato così e non soltanto a titolo personale (alla luce del suo precedente incarico di Assessore ai Lavori Pubblici nel Di Cagno Abbrescia Bis) ma anche a titolo politico quale componente del centro-destra comunale.

Quest'ultimo a due giorni di distanza dalla conferenza stampa tenutasi alla Regione Puglia e avente per oggetto la soppressione dei Passaggi a Livello ha voluto prontamente rispondere evidenziando, in particolare, la mancata realizzazione dei sottopassi e dei sovrappassi in prossimità di quelli rientranti nel territorio della Prima Circoscrizione Palese-S.Spirito.

Voler provvedere, a cinque mesi di distanza dalla scadenza del mandato comunale, a realizzare queste opere pubbliche di vitale importanza e che si sarebbero dovute realizzare in 10 anni assume i connotati per un chiaro richiamo elettorale. E' quanto rilevato da Stefano Miniello a seguito del malumore raccolto dagli abitanti di Enziteto e Catino che, in assenza di questi interventi, hanno riscontrato non poche difficoltà nel mantenere dei normali ritmi di vita. Una rivelazione e una rivelazione che (ri)mette al centro del dibattito cittadino (non solo politico-elettorale) l'importanza del Nodo Ferroviario a favore di una migliore qualità della vita per i baresi e non solo dei residenti nella Prima Circoscrizione.

Intervenire in quest'ultima a seguito dello strappo politico consumatosi un anno fa con le dimissioni di Saverio Di Liso quale Presidente della stessa ed espressione della maggioranza politica conferma che, gli interventi intrapresi, servirebbero a colmare la falla apertasi nel centro-sinistra cittadino. E' quanto rilevato da Ninni Cea. Il Coordinatore delle Opposizioni nel ricordare che nel 2005 in Consiglio Comunale il centro-destra votò assieme a Massimo Maiorano del Pd un ordine del giorno per l'interramento dei binari sulla base dello studio di fattibilità curato dall'Ing.Bosco ha sottolineato come essa fosse la soluzione più civile e funzionale nel garantire maggiore fluidità nella circolazione di uomini e mezzi. Una rilevazione per confermare che il fiume di ferro (costituito dal fascio dei binari) rappresenta un altro muro della vergogna tanto da equiparare Bari alla Berlino dei tempi della Guerra Fredda.

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