Berlusconi, sì a servizi sociali. "Marcirò in galera come Timoshenko"

ROMA - I miei avvocati dicono che il mio futuro è infausto. Mi faranno marcire in galera. E come ci dimostra il caso Timoshenko, dopo molte manifestazioni alla fine anche la ribellione contro queste vicende si placa. Lo ha detto, secondo quanto riferisce chi era presente, Silvio Berlusconi nel corso del pranzo con gli eurodeputati del Pdl.

L'ex premier, attraverso i suoi legali, ha depositato in procura a Milano l'istanza per chiedere l'affidamento in prova ai servizi sociali per scontare la pena definitiva del processo Mediaset.

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I legali dell'ex premier, da quanto si è saputo, hanno fatto pervenire in mattinata la richiesta di affidamento in prova ai servizi sociali all'ufficio esecuzione della Procura di Milano, coordinato dal procuratore aggiunto Nunzia Gatto. Istanza che è stata poi già trasmessa al Tribunale di Sorveglianza.

Il Cavaliere, lo scorso primo agosto, è stato condannato a 4 anni di reclusione dalla Cassazione nel processo sui diritti tv Mediaset per l'accusa di frode fiscale. Tre dei quattro anni di pena sono coperti dall'indulto e quindi per l'ex premier resta da scontare un anno, per il quale ha chiesto l'affidamento in prova.

Ora il fascicolo sarà istruito dal Tribunale di Sorveglianza che seguirà tutti i passaggi fino all'udienza per decidere sulla richiesta di affidamento in prova e sulla proposta da parte dell'ex premier di quale servizio sociale svolgere. Udienza che dovrebbe svolgersi nei prossimi mesi e forse non prima della prossima primavera.

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