LECCE - Una tragedia che distrusse una famiglia, ed ora i genitori vogliono chiarezza sull'accaduto. La famiglia di Tahira, di 10 anni, di Poggiardo (Le) annegata il 3 settembre scorso nella Baia dei turchi, ha messo in mora il Comune di Otranto (Le) per l'assenza - sul tratto di spiaggia libera teatro della tragedia - dei cartelli che segnalano l'assenza del servizio di salvataggio.
Il sindaco, Luciano Cariddi, dal canto suo ha spiegato che i cartelli di pericolo, prima dell'estate scorsa, sono stati posizionati su tutti i tratti di spiaggia libera ma continuamente rimossi dai bagnanti.
L'atto di messa in mora da parte della famiglia Minnella, a firma dell'avvocato Francesco Corsi, e' stato notificato nei giorni scorsi e potrebbe preludere l'avvio di un giudizio civile nei confronti dell'amministrazione comunale.
Secondo quanto disposto dalla Capitaneria di porto di Otranto, infatti, in quel tratto di spiaggia era obbligatorio segnalare l'assenza del bagnino. Le foto e i video allegati all'atto dimostrano, invece, che dei cartelli non c'era traccia.
Il sindaco, Luciano Cariddi, dal canto suo ha spiegato che i cartelli di pericolo, prima dell'estate scorsa, sono stati posizionati su tutti i tratti di spiaggia libera ma continuamente rimossi dai bagnanti.
L'atto di messa in mora da parte della famiglia Minnella, a firma dell'avvocato Francesco Corsi, e' stato notificato nei giorni scorsi e potrebbe preludere l'avvio di un giudizio civile nei confronti dell'amministrazione comunale.
Secondo quanto disposto dalla Capitaneria di porto di Otranto, infatti, in quel tratto di spiaggia era obbligatorio segnalare l'assenza del bagnino. Le foto e i video allegati all'atto dimostrano, invece, che dei cartelli non c'era traccia.