Bitonto, 29 ott - I Consiglieri del Pdl denunciano: “Scuolabus, un servizio breve e per pochi. Si provveda subito ad estendere il servizio agli esclusi e a renderlo definitivo”. Sconosciuti i criteri per la selezione delle richieste accolte e di quelle rigettate.
Ad un mese dall’inizio del nuovo anno scolastico, è stato ripristinato il servizio “scuola-bus”, che permette agli studenti delle periferie di Bitonto, Palombaio e Mariotto di raggiungere gli istituti cui sono iscritti. Tuttavia, non tutti possono usufruire del “passaggio”.
A denunciare questa grave forma di discriminazione è il gruppo consiliare del Popolo della Libertà con il capogruppo Domenico Damascelli e la consigliera Carmela Rossiello.
I due esponenti hanno tempestivamente hanno posto alcune domande scottanti al sindaco per sapere quali siano stati i criteri di selezione, non resi pubblici, che hanno portato, in spregio a ogni forma, pur minima, di trasparenza e correttezza amministrativa, alla individuazione di coloro che hanno visto accogliere la propria richiesta, i beneficiari, e coloro a cui è stato negato il servizio, gli esclusi, relativo al trasporto scolastico pubblico e perché non sia stato comunicato a nessuno il sistema di valutazione adottato per la scelta delle istanze accolte e di quelle rigettate.
Damascelli e Rossiello a tal proposito incalzano il sindaco: “Perché non è stato diffuso un avviso pubblico per informare la popolazione sulla prassi, sulle regole, sui termini e sui metodi adottati per la formazione della graduatoria?”.
“È essenziale evitare una programmazione limitata ad un mese, o poco più, di tale prestazione che, invece, va organizzata per un lungo periodo al fine di consentire alle famiglie che risiedono in periferia di organizzarsi ed evitare che subiscano bruschi ed improvvisi disagi”, aggiungono.
E sempre al primo cittadino chiedono quali iniziative intenda intraprendere, dopo aver dato massima informazione e aver reso pubbliche tutte le procedure sino ad ora adottate, per soddisfare anche le richieste rimaste inevase.
Tra l’altro, il servizio è stato affidato in via provvisoria ed è stato finanziato soltanto sino a metà novembre: “Non era meglio assicurarlo per l’intera durata dell’anno scolastico? Gli uffici comunali hanno avviato il procedimento amministrativo e stanno istruendo la documentazione necessaria all’espletamento di una regolamentare procedura ad evidenza pubblica, che consenta l’affidamento definitivo per l’intero scolastico, in continuità al servizio provvisorio già affidato e, quindi, senza interruzione del trasporto scolastico già avviato onde evitare di arrecare ulteriore disagio alla popolazione?”, è l’interrogativo conclusivo i due rappresentanti del Pdl in consiglio.
Insomma, poca trasparenza sulle procedure relativo al servizio Scuolabus.