Canali di bonifica di Torre Chianca, caso finisce nelle mani del prefetto
Torre Chianca, Lecce |
A firmare la denuncia inviata al Prefetto sono stati l’assessore alle Politiche Ambientali Andrea Guido e il dirigente del settore Fernando Bonocuore. Nella nota l’Amministrazione ha provveduto a rendere noto il pericolo per l’incolumità pubblica derivante dagli acquazzoni autunnali che si va ad aggiungere alla già precaria situazione igienico-sanitaria causata dal ristagnamento delle acque dei canali.
Sebbene sia stata espletata regolare gara d’appalto, con annessa aggiudicazione a beneficio di una ditta specializzata salentina, gli interventi per la rimozione dei detriti accumulatisi in corrispondenza degli sbocchi al mare dei canali, ad oggi, infatti, non sono stati avviati, mentre per i lavori manutentori del canale di bonifica Fetida non risulta terminata neanche la procedura di gara per l’affidamento dei lavori, malgrado il progetto sia pronto da tempo.
“Sono più di 8 mesi – ha commentato l’assessore Andrea Guido - che cerco di richiamare ai propri doveri istituzionali e amministrativi Consorzio e Regione Puglia la disattenzione dimostrata da parte del Consorzio Ugento e Li Foggi, organo preposto, ormai è ingiustificabile”.
“E’ evidente che la situazione di stallo e il silenzio del consorzio – si legge nella nota del dirigente Fernando Bonocuore indirizzata al Prefetto – non permette a questa Amministrazione di intervenire sul territorio per assicurare la pubblica incolumità ed il ripristino delle minime condizioni igienico-sanitarie dei centri abitati attraversati dai canali. Gli interventi hanno carattere d’urgenza in quanto il perdurare dello stato dio degrado dei canali e delle relative foci, così come accaduto negli anni precedenti, provocherà, a causa delle piogge autunnali e invernali, problemi di drenaggio delle acque piovane che traboccheranno dagli alvei invadendo le strade limitrofe”.
Tutti i canali di bonifica, in particolare quelli insistenti sulla marina di Torre Chianca e zone limitrofe, rischiano, inoltre, com’è noto, il ristagnamento delle acque con probabili inconvenienti anche di carattere idrogeologico.
Il Consorzio di Bonifica Ugento e Li Foggi, l’istituzione regionale di autogoverno preposta alla manutenzione delle opere di bonifica, avrebbe dovuto intervenire da tempo per la rimozione dei detriti che ostruiscono le foci dei canali, ma ciò, nonostante le varie segnalazioni dell’ASL, i solleciti e gli appelli dell’Ufficio Ambiente e dell’Assessore Guido, non è ancora avvenuto e la situazione si avvia verso un peggioramento.
Secondo i tecnici dell’ASL, inoltre, l’attenzione deve essere rivolta anche all’aspetto igienico-sanitario. La vegetazione spontanea presente, in concomitanza con il ristagno delle acque, potrebbe causare fenomeni putrefattivi e, con l’arrivo della bella stagione nel prossimo anno, innescare focolai di infestazione di insetti alati come mosche e zanzare, vettori di malattie infettive con riflesso sulla salute degli abitanti che, nel periodo estivo, risiedono numerosi.
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