BARI - La visita di Matteo Renzi a Bari apre un altro capitolo dell’eterna campagna elettorale del Pd nel capoluogo pugliese. Il sindaco Emiliano e la sua giunta sono pronti ad accogliere il candidato alla segreteria del partito, aprendo confronti e dibattiti interni: un dispendio di energie e risorse pagate a caro prezzo dalla città, vittima delle dinamiche perverse della partitocrazia e costretta ad attendere alla finestra lo scioglimento delle riserve del sindaco sul suo futuro politico.
“Dismessi gli abiti del sindaco-sceriffo Emiliano ha indossato quelli del leader di partito, anteponendo le proprie sorti politiche all’interesse della città, riducendo la carica istituzionale della quale è investito a un mero trampolino di lancio per le proprie ambizioni” si legge in una nota di Cpi Bari. “Da assiduo frequentatore di social network Emiliano ha avviato sulla propria pagina Facebook un’accorata promozione del tour renziano, spiegando con dovizia di particolari i motivi che lo hanno spinto ad abbandonare la corrente di Bersani in favore del sindaco di Firenze. Farebbe, però, piacere a noi e a decine di migliaia di cittadini baresi, che il sindaco dedicasse pari impegno alla soluzione dei problemi della città – sostiene ancora CasaPound Italia – dando risposte concrete a tutte le problematiche emerse, e mai risolte, nel corso dei suoi due mandati. Cosa resta del famoso slogan elettorale ‘Bari cambia’, se non il degrado costante delle periferie, l’emergere della nuova criminalità che ha ripreso a uccidere in pieno giorno, l’emergenza abitativa per la quale non è mai stato approntato un piano di edilizia pubblica degno di tal nome, la continua chiusura di fabbriche, piccole e medio imprese e attività commerciali? Da Emiliano e dai suoi assessori pretendiamo impegno e dedizione al proprio compito fino alla fine del mandato – ammonisce Cpi – guai a chi cercherà di farne strumento per le proprie ambizioni elettorali, siano esse locali, nazionali o europee”. A riferirlo in una nota CasaPound Bari.
“Dismessi gli abiti del sindaco-sceriffo Emiliano ha indossato quelli del leader di partito, anteponendo le proprie sorti politiche all’interesse della città, riducendo la carica istituzionale della quale è investito a un mero trampolino di lancio per le proprie ambizioni” si legge in una nota di Cpi Bari. “Da assiduo frequentatore di social network Emiliano ha avviato sulla propria pagina Facebook un’accorata promozione del tour renziano, spiegando con dovizia di particolari i motivi che lo hanno spinto ad abbandonare la corrente di Bersani in favore del sindaco di Firenze. Farebbe, però, piacere a noi e a decine di migliaia di cittadini baresi, che il sindaco dedicasse pari impegno alla soluzione dei problemi della città – sostiene ancora CasaPound Italia – dando risposte concrete a tutte le problematiche emerse, e mai risolte, nel corso dei suoi due mandati. Cosa resta del famoso slogan elettorale ‘Bari cambia’, se non il degrado costante delle periferie, l’emergere della nuova criminalità che ha ripreso a uccidere in pieno giorno, l’emergenza abitativa per la quale non è mai stato approntato un piano di edilizia pubblica degno di tal nome, la continua chiusura di fabbriche, piccole e medio imprese e attività commerciali? Da Emiliano e dai suoi assessori pretendiamo impegno e dedizione al proprio compito fino alla fine del mandato – ammonisce Cpi – guai a chi cercherà di farne strumento per le proprie ambizioni elettorali, siano esse locali, nazionali o europee”. A riferirlo in una nota CasaPound Bari.