Castrignano, a "Mare aperto" Giaquinto e Tukrè

CASTRIGNANO DEI GRECI (LE) - Si tiene oggi 8 ottobre presso il Castello Baronale De Gualtieriis di Castrignano dei Greci la terza Edizione della Rassegna "MAREAPERTO" organizzata dall’Associazione Culturale Manigold con il sostegno della Regione Puglia e in collaborazione con la Fabbrica dei Gesti, l’Associazione Bee Culture e il Comune di Castrignano dei Greci ed è inserita all'interno delle attività del progetto "A corte noi costruiamo cultura".

L’evento nasce dall’esigenza di proseguire l’indagine svolta fino ad oggi dall’Associazione sulle matrici comuni condivise dalle culture dei Paesi appartenenti all’area adriatica.

La rassegna, giunta alla terza edizione e preceduta da esperienze analoghe (“Il mare che ci abbraccia e ci divide”, 2009) ha acquisito una presenza territoriale definita e ha conseguito numerosi consensi di critica e di pubblico.

Alle 21.15 il concerto di presentazione del nuovo cd dell’artista barese Maria Giaquinto (foto) dal titolo "Voci di frontiera" edito da III Millennio . Il progetto nasce dalla voglia di esplorare attraverso la forma “canzone” in chiave d’autore e acustica la musica meridionale e del Mediterraneo.
Canzoni scritte dalla stessa Maria con Giuseppe De Trizio, villanelle cinquecentesche rielaborate, uno sguardo sulla musica popolare della Terra di Bari, sulla canzone d’autore pugliese (cover del brano “Malarazza” di Domenico Modugno), sulle tracce della canzone napoletana, del fado, della tradizione sefardita e degli echi dei Balcani.

Il concerto, fortemente incentrato sulla vocalità della Giaquinto, vero caleidoscopio di questo viaggio, venata di intensa carica espressiva, si colora dell’uso degli strumenti a corda. In particolar modo “l’ossatura” armonica di tutto il lavoro viene sostenuta dalla chitarra classica di Giuseppe De Trizio e dai suoni “processati” da Adolfo La Volpe (oud, chitarra portoghese, chitarra acustica). All’uopo gli arrangiamenti vedono coinvolti anche strumenti in grado di “riempire” le stanze sonore come la fisarmonica di Giovanni Chiapparelli, il cajon e i timbri dei tamburi a cornice di Francesco De Palma.

In apertura alle 20.30 si terrà il concerto del progetto Tukrè (foto).
 Tukrè è un progetto di ricerca e di dialogo musicale fra Salento e Centro Africa che porta sulla stessa scena due musicisti africani Meissa Ndiaje dal Senegal e Somie Murigu dal Kenia, da tempo residenti nel Salento e tre musicisti salentini: Claudio Prima, Morris Pellizzari e Giuseppe Spedicato.
Tukrè è il nome di una delle principali etnie dell’Africa centrale nota anche come "Toucouler", contrazione francese che significa “di tutti i colori”. In questo progetto, infatti, la tradizione africana incontra le sonorità occidentali in un repertorio totalmente inedito e i testi, scritti prevalentemente in dialetto salentino, raccontano di una serie di legami possibili fra due culture apparentemente lontane fra loro, ma che molto spesso oggi, per scelta o per necessità, si trovano a convivere.
 Ritmiche che portano alla trance e suoni tradizionali elettrificati creano un ambiente avvolgente che incita alla danza. Il suono della band è ricercato e originale e contiene il seme di un nuovo tempo musicale, lontano da ogni idea di confine, geografico e di genere.


Ingresso libero.

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