CERIGNOLA (FG) - “Credo che disertare il teatro delle polemiche e frequentare il teatro delle opere concrete sia una scelta sempre giusta. Oggi per centinaia e centinaia di famiglie pugliesi si raggiunge un traguardo molto importante, un traguardo costruito con la passione di tanti medici, di tanti infermieri, di tanti pazienti e familiari, di tante associazioni. Il reparto di Fibrosi cistica nell’Ospedale di Cerignola oggi è un punto di riferimento per il Sud d’Italia, un reparto di assoluta eccellenza, di avanguardia nella sua concezione. Occorre vedere il volto dei padri e delle madri dei bambini ammalati di Fibrosi cistica per capire di cosa si tratta e quanto è importante per loro questo risultato”.
Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola inaugurando questa mattina, insieme con l’assessore alla Salute Elena Gentile, il nuovo reparto di Fibrosi cistica dell’Ospedale di Cerignola “G. Tatarella”.
Per l’assessore Elena Gentile, che ha ricordato l’esperienza da “pionieri spericolati” fatta insieme con il primario del reparto Luigi Ratclif, “quella di oggi è una tappa straordinariamente importante che corona lo sforzo di tutti i professionisti”.
“Oggi abbiamo realizzato un sogno dopo aver coltivato un’ambizione, quella di offrire le migliori cure ai nostri bambini e alle nostre bambine – ha concluso la Gentile – ma non ci fermiamo, anzi. Ripartiamo da qui, avendo di fronte altre sfide altrettanto affascinanti, come quella di portare a casa l’assistenza ai nostri piccoli ammalati o quella di consentire una diagnosi immediata”.
Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola inaugurando questa mattina, insieme con l’assessore alla Salute Elena Gentile, il nuovo reparto di Fibrosi cistica dell’Ospedale di Cerignola “G. Tatarella”.
Per l’assessore Elena Gentile, che ha ricordato l’esperienza da “pionieri spericolati” fatta insieme con il primario del reparto Luigi Ratclif, “quella di oggi è una tappa straordinariamente importante che corona lo sforzo di tutti i professionisti”.
“Oggi abbiamo realizzato un sogno dopo aver coltivato un’ambizione, quella di offrire le migliori cure ai nostri bambini e alle nostre bambine – ha concluso la Gentile – ma non ci fermiamo, anzi. Ripartiamo da qui, avendo di fronte altre sfide altrettanto affascinanti, come quella di portare a casa l’assistenza ai nostri piccoli ammalati o quella di consentire una diagnosi immediata”.