di Francesco Greco - John Lennon e George Harrison richiamati in vita per ricomporre i Beatles e registrare un album da hit? Impossibile: “Li hanno cremati”. Come Kurt Cobain, Syd Vicious, Joe Strummer e John Bohnam. E tuttavia – è il pensiero di due discografici cinici e assetati di soldi che vivono a Los Angeles, stanchi di annoiarsi col fantacalcio e di trastullarsi con le droghe fai da te tra farmacia e ferramenta – “ci servono musicisti con un’immagine potente. Non importa il talento, dobbiamo puntare ai live, così si fanno i soldi. Poi ci sono le ospitate, il gossip sui giornali…”.
E allora non resta che trafficare col voodoo (i sacerdoti haitiani hanno “potere di vita e di morte”) e sfruttare come zombie Jim Morrison, Jimi Hendrix e Jaco Pastorius e far fare loro la sola cosa che sanno fare: “suonare”, in un gruppo perfetto, il migliore possibile, una ghost band che torni a richiamare le platee di tutto il mondo e arricchire, ovvio, gli astuti producer fra Usa ed Europa.
“Punk is undead” (Se le leggende del rock tornassero dal mondo dei morti), 80144 edizioni, pp. 64, € 7, è un horror rock delizioso, intrigante (carina l’idea della doppia cover), da divorare sino all’ultima tavola grazie a soggetto e sceneggiatura di Paolo Baron e i disegni e colori di Ernesto Carbonetti (editing di Claudia Fanti e Virginia Strino, supervisione di Manfredi Giffone).
Ovviamente non tutto corre liscio: gli zombie, è il caso di dire, sono inguardabili - quasi quanto alcune tgiste e show-girl che circolano in tv prima di trucco e parrucco e certe bonazze prima dei ritocchi al fotoshop - c’è bisogno di una truccatrice di professione, brava, quella degli Stones, per esempio, Amy Mayer, ricattata dai due spregiudicati per il passato da pornostar che però ora ha cambiato vita e che si trascinerà dietro il marito. Gli zombie delle rockstar comunque si rivelano difficili da gestire, quasi quanto Lady Gaga, Kate Perry, Adele e Jennifer Lopez messe insieme. Dai discografici agli agenti ai critici il mondo del rock è presentato per com’è crudamente, archetipizzando i suoi protagonisti, le comparse e tutto il sottobosco torbido e maneggione e che pure ha in mano l’immaginario di milioni di fans.
“Live in Los Angeles” (la serie proseguirà con “Live in London”) sarà proposto a “Lucca Comics” (Padiglione Giglio – stand E324) che parte oggi e va avanti sino al 3 novembre. Il fumetto, tiratura limitata, uscirà il 22 novembre (noi lo abbiamo avuto in anteprima) e lo stesso giorno uscirà la versione ebook ma solo su Ibookstore nell’innovativo formato epub3/fixed layout con un’opzione sonora: “Il lettore – spiegano alla casa editrice romana – potrà attivare i suoni di sfondo, un supporto sonoro all’azione delle tavole, per leggere la storia con un effetto di coinvolgimento mai provato. La storia è stata appositamente sceneggiata e disegnata per gli schermi dei tablet da 10 pollici”. Peraltro, proprio domani usciranno i tablet ultimissima generazione. Tra Halloween e zombie più umani degli umani, sarà un autunno caldo e spettrale: sono gli effetti della crisi e della grande depressione. Neanche le “piante rettili” riuscirebbero a darci un effetto-placebo…
E allora non resta che trafficare col voodoo (i sacerdoti haitiani hanno “potere di vita e di morte”) e sfruttare come zombie Jim Morrison, Jimi Hendrix e Jaco Pastorius e far fare loro la sola cosa che sanno fare: “suonare”, in un gruppo perfetto, il migliore possibile, una ghost band che torni a richiamare le platee di tutto il mondo e arricchire, ovvio, gli astuti producer fra Usa ed Europa.
“Punk is undead” (Se le leggende del rock tornassero dal mondo dei morti), 80144 edizioni, pp. 64, € 7, è un horror rock delizioso, intrigante (carina l’idea della doppia cover), da divorare sino all’ultima tavola grazie a soggetto e sceneggiatura di Paolo Baron e i disegni e colori di Ernesto Carbonetti (editing di Claudia Fanti e Virginia Strino, supervisione di Manfredi Giffone).
Ovviamente non tutto corre liscio: gli zombie, è il caso di dire, sono inguardabili - quasi quanto alcune tgiste e show-girl che circolano in tv prima di trucco e parrucco e certe bonazze prima dei ritocchi al fotoshop - c’è bisogno di una truccatrice di professione, brava, quella degli Stones, per esempio, Amy Mayer, ricattata dai due spregiudicati per il passato da pornostar che però ora ha cambiato vita e che si trascinerà dietro il marito. Gli zombie delle rockstar comunque si rivelano difficili da gestire, quasi quanto Lady Gaga, Kate Perry, Adele e Jennifer Lopez messe insieme. Dai discografici agli agenti ai critici il mondo del rock è presentato per com’è crudamente, archetipizzando i suoi protagonisti, le comparse e tutto il sottobosco torbido e maneggione e che pure ha in mano l’immaginario di milioni di fans.
“Live in Los Angeles” (la serie proseguirà con “Live in London”) sarà proposto a “Lucca Comics” (Padiglione Giglio – stand E324) che parte oggi e va avanti sino al 3 novembre. Il fumetto, tiratura limitata, uscirà il 22 novembre (noi lo abbiamo avuto in anteprima) e lo stesso giorno uscirà la versione ebook ma solo su Ibookstore nell’innovativo formato epub3/fixed layout con un’opzione sonora: “Il lettore – spiegano alla casa editrice romana – potrà attivare i suoni di sfondo, un supporto sonoro all’azione delle tavole, per leggere la storia con un effetto di coinvolgimento mai provato. La storia è stata appositamente sceneggiata e disegnata per gli schermi dei tablet da 10 pollici”. Peraltro, proprio domani usciranno i tablet ultimissima generazione. Tra Halloween e zombie più umani degli umani, sarà un autunno caldo e spettrale: sono gli effetti della crisi e della grande depressione. Neanche le “piante rettili” riuscirebbero a darci un effetto-placebo…