GINOSA (TA) - Una tragedia sempre più a tinte fosche quella del tarantino. E' stato trovato nelle campagne di contrada Pantano, a Marina di Ginosa, il corpo senza vita di Pino Bianculli, di 32 anni, infermiere di Montescaglioso, scomparso lunedì sera dopo il nubifragio che si è abbattuto nei comuni del versante occidentale della provincia di Taranto.
+ Domani funerali coniugi morti
E' quindi ora di quattro vittime il bilancio del violento nubifragio che si è abbattuto sul territorio di Ginosa nella notte tra il 7 e l'8 ottobre.
TARANTO, TAVOLO OPERATIVO CON VENDOLA - “Domani ci sarà una riunione di giunta straordinaria per approvare le due delibere relative alla richiesta di stato di emergenza e di stato di calamità nella vasta zona jonica con epicentro a Ginosa. Noi metteremo in campo tutto ciò che residua delle nostre risorse per poter attuare gli interventi di prima necessità , raschiando veramente il ‘fondo del barile’. La prossima settimana inoltre vorrei proporvi una riunione con il Presidente della Regione Basilicata e con il sottosegretario Filippo Bubbico per mettere in piedi una cabina di regia e, sulla base delle informazioni che ci forniranno le autorità di bacino di Puglia e Basilicata, operare una seria programmazione degli interventi”.
Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola partecipando questa sera alla riunione operativa di lavoro convocata dal prefetto di Taranto Claudio Sammartino insieme con i sindaci dei comuni coinvolti dall’alluvione di due giorni fa (Ginosa, Laterza, Palagianello, Castellaneta, Palagiano), il commissario prefettizio provinciale, le autorità di bacino della Puglia e della Basilicata e una rappresentanza dei consiglieri regionali. Insieme con il presidente Vendola, oltre alle strutture tecniche regionali, gli assessori Guglielmo Minervini e Fabrizio Nardoni.
“Questo tavolo – ha aggiunto Vendola - deve diventare un punto di lavoro e di sinergia interistituzionale. Ci troviamo di fronte ad un problema che va affrontato con un’ottica interregionale tra Puglia e Basilicata per mettere a fuoco la necessità di un risanamento globale di un bacino idrografico che è fonte di pericolo permanente per il territorio. Oggi occorrono interventi strutturali, oltre che di urgenza”.
“Siamo disponibili a fare la nostra parte e non intendiamo abbandonare nessuno – ha continuato Vendola – pur tenendo presente le difficoltà che pesano, in tutta Italia, per il patto di stabilità ”.
Vendola poi ha sottolineato il diritto “ad avere una interlocuzione romana”.
“Tra ieri e questa mattina a Roma – ha detto il Presidente - ho interloquito con i Ministri Trigilia, Quagliarello e De Girolamo. Tutti si sono mostrati molto disponibili. Ora occorre però mettere a fuoco il problema con un’ottica interregionale e porlo a livello legislativo”.
Per quanto riguarda invece la mancata erogazione dei fondi per l’alluvione del 2011, l’assessore Guglielmo Minervini ha ribadito ancora una volta che “è proprio la mancanza della firma del Ministero dell’Economia ad impedire l’accesso a questi fondi.
L’assessore Fabrizio Nardoni ha infine annunciato per domani mattina una riunione con le organizzazioni e le associazioni di categoria nel settore agroalimentare e ha ribadito “la necessità di intervenire sulla prevenzione e non sull’indennizzo del danno”.
+ Domani funerali coniugi morti
E' quindi ora di quattro vittime il bilancio del violento nubifragio che si è abbattuto sul territorio di Ginosa nella notte tra il 7 e l'8 ottobre.
TARANTO, TAVOLO OPERATIVO CON VENDOLA - “Domani ci sarà una riunione di giunta straordinaria per approvare le due delibere relative alla richiesta di stato di emergenza e di stato di calamità nella vasta zona jonica con epicentro a Ginosa. Noi metteremo in campo tutto ciò che residua delle nostre risorse per poter attuare gli interventi di prima necessità , raschiando veramente il ‘fondo del barile’. La prossima settimana inoltre vorrei proporvi una riunione con il Presidente della Regione Basilicata e con il sottosegretario Filippo Bubbico per mettere in piedi una cabina di regia e, sulla base delle informazioni che ci forniranno le autorità di bacino di Puglia e Basilicata, operare una seria programmazione degli interventi”.
Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola partecipando questa sera alla riunione operativa di lavoro convocata dal prefetto di Taranto Claudio Sammartino insieme con i sindaci dei comuni coinvolti dall’alluvione di due giorni fa (Ginosa, Laterza, Palagianello, Castellaneta, Palagiano), il commissario prefettizio provinciale, le autorità di bacino della Puglia e della Basilicata e una rappresentanza dei consiglieri regionali. Insieme con il presidente Vendola, oltre alle strutture tecniche regionali, gli assessori Guglielmo Minervini e Fabrizio Nardoni.
“Questo tavolo – ha aggiunto Vendola - deve diventare un punto di lavoro e di sinergia interistituzionale. Ci troviamo di fronte ad un problema che va affrontato con un’ottica interregionale tra Puglia e Basilicata per mettere a fuoco la necessità di un risanamento globale di un bacino idrografico che è fonte di pericolo permanente per il territorio. Oggi occorrono interventi strutturali, oltre che di urgenza”.
“Siamo disponibili a fare la nostra parte e non intendiamo abbandonare nessuno – ha continuato Vendola – pur tenendo presente le difficoltà che pesano, in tutta Italia, per il patto di stabilità ”.
Vendola poi ha sottolineato il diritto “ad avere una interlocuzione romana”.
“Tra ieri e questa mattina a Roma – ha detto il Presidente - ho interloquito con i Ministri Trigilia, Quagliarello e De Girolamo. Tutti si sono mostrati molto disponibili. Ora occorre però mettere a fuoco il problema con un’ottica interregionale e porlo a livello legislativo”.
Per quanto riguarda invece la mancata erogazione dei fondi per l’alluvione del 2011, l’assessore Guglielmo Minervini ha ribadito ancora una volta che “è proprio la mancanza della firma del Ministero dell’Economia ad impedire l’accesso a questi fondi.
L’assessore Fabrizio Nardoni ha infine annunciato per domani mattina una riunione con le organizzazioni e le associazioni di categoria nel settore agroalimentare e ha ribadito “la necessità di intervenire sulla prevenzione e non sull’indennizzo del danno”.