Grillo, "Italia? Tenuta in vita artificialmente da Bce"

ROMA - "Il debito va rinegoziato o, in alternativa, vanno introdotti gli eurobond. Tertium non datur se non vogliamo morire".
A scriverlo Beppe Grillo sul suo blog, in un post dedicato alla crisi economica.

"L'Italia e' tenuta in vita artificialmente dalla Bce - afferma il leader M5S - Lo spread dovrebbe schizzare in quanto tutti i parametri economici del Paese sono fallimentari, ma lo spread invece, incomprensibilmente, rimane stabile. E' chiaro che la sua oscillazione non dipende dallo stato della nostra economia che e' peggiorata sensibilmente rispetto all'estate del 2011, al tempo dello spread a 500 punti e oltre. Dovremmo essere gia' sepolti da tempo, ma siamo tenuti in vita per evitare default, fallimento e quindi insolvenza nei confronti dei nostri creditori internazionali".

"Per onorare interessi e riacquisto del nostro debito l'unica possibilita' e' l'aumento della pressione fiscale diretta e indiretta in una spirale continua insieme alla stretta creditizia delle banche, che non possono erogare prestiti alle aziende perche' impegnate a comprarsi i nostri titoli di Stato", prosegue il leader M5S.

"Il gioco al massacro sul corpo dell'Italia comporta l'impoverimento delle famiglie e la chiusura delle aziende in cambio dello spread. Il sangue fresco fluisce all'esterno, mentre importiamo titoli che valgono meno del loro valore nominale e ci sveniamo per pagare gli interessi sul debito. Un continuo trasferimento di valore da famiglie, imprese e sistema bancario verso i nostri creditori che sta trasformando l'Italia nel deserto dei tartari. Si potrebbe definire collaborazionismo", conclude Grillo.

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