BARI - “Le notizie drammatiche che giungono da Ginosa impongono una accelerazione, pur tardiva rispetto alle esigenze più volte denunciate dalla popolazione di quel territorio, sullo sblocco dei fondi a risarcimento dei danni subiti da Marina di Ginosa nella notte del 1 marzo 2011.
Le procedure di accreditamento risultano ingessate perché, a quanto pare, manca la firma definitiva da parte degli uffici competenti del Ministero delle Finanze.
Ciò, nonostante l'individuazione della strada più agevole per l'utilizzo effettivo delle somme da stornare (contabilità speciale affrancata dal patto di stabilità), l'avvenuta rendicontazione dei danni subiti da abitazioni private e imprese e, non ultimi, i ripetuti solleciti inviati a Roma dal servizio di Protezione Civile della Regione.
Manca una firma, dunque. Intanto, un'altra alluvione ha colpito Ginosa.
Il governo Monti, all'inizio del 2013, per due volte dimenticò di inserire Ginosa tra i Comuni colpiti da calamità naturali, ripartendo fondi disponibili tra altre zone ugualmente messe in ginocchio da alluvioni. Il Governo in carica ponga rimedio a quelle amnesie!
Siano accreditate le somme già maturate per la calamità 2011, snellendo in partenza le procedure che dovranno essere attivate alla luce di quest'ultima, drammatica, alluvione”.
A riferirlo in una nota la consigliera regionale del Pd, Anna Rita Lemma.
Le procedure di accreditamento risultano ingessate perché, a quanto pare, manca la firma definitiva da parte degli uffici competenti del Ministero delle Finanze.
Ciò, nonostante l'individuazione della strada più agevole per l'utilizzo effettivo delle somme da stornare (contabilità speciale affrancata dal patto di stabilità), l'avvenuta rendicontazione dei danni subiti da abitazioni private e imprese e, non ultimi, i ripetuti solleciti inviati a Roma dal servizio di Protezione Civile della Regione.
Manca una firma, dunque. Intanto, un'altra alluvione ha colpito Ginosa.
Il governo Monti, all'inizio del 2013, per due volte dimenticò di inserire Ginosa tra i Comuni colpiti da calamità naturali, ripartendo fondi disponibili tra altre zone ugualmente messe in ginocchio da alluvioni. Il Governo in carica ponga rimedio a quelle amnesie!
Siano accreditate le somme già maturate per la calamità 2011, snellendo in partenza le procedure che dovranno essere attivate alla luce di quest'ultima, drammatica, alluvione”.
A riferirlo in una nota la consigliera regionale del Pd, Anna Rita Lemma.
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Politica