TARANTO - Per 18 anni, dal 1995 (anno del passaggio di consegne della fabbrica ai privati) ad oggi, l'Ilva avrebbe creato una sorta di mega-discarica abusiva sversando rifiuti pericolosi e non nel sistema acqua-suolo e in mare: è una delle accuse più pesanti che la Procura della Repubblica di Taranto rivolge al Gruppo Riva e alla dirigenza del Siderurgico tarantino, contenuta nell'avviso di chiusura delle indagini preliminari che i finanzieri stanno finendo di notificare a 53 indagati.
+ Uil Puglia, fiducia in magistrati. Saremo parte civile in processo
"NULLA DA FESTEGGIARE" - "Fino a quando gli impianti inquinanti resteranno attivi fingendo inutili opere di bonifica e non saranno salvaguardate la salute ed il lavoro dei tarantini, noi non avremo nulla da festeggiare. Il Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti pretende che alla nostra citta' venga restituita la dignita"'. Questo il commento del gruppo di cittadini d Taranto che porta avanti la protesta da oltre un anno, mettendo l'accento non solo sui problemi dell'ambiente ma anche sulle difficolta' degli operai, a proposito degli avvisi di conclusione delle indagini preliminari della maxi inchiesta della Procura della Repubblica sul presunto disastro ambientale e sulle pressioni che sarebbero state esercitate per nascondere la realta'.
"La notizia dei 53 indagati - continua il Comitato - ha scatenato una felicita' collettiva tale da porre in secondo piano un'amara realta': l'Ilva continua a produrre e soprattutto a inquinare. Sempre nella stessa giornata il Senato ha approvato il ddl 1015-B che dispone l'autorizzazione di due discariche in localita' 'Mater Gratiae' per rifiuti anche pericolosi senza aver consultato l'Arpa Puglia".
"Come se non bastasse - sottolineano i cittadini - e' stato approvato anche un emendamento che, in caso di sequestro preventivo di qualsiasi disponibilita' di aziende che gestiscono stabilimenti di interesse nazionale, relega la figura del custode giudiziario a mero controllore dell'operato della gestione che resta nelle mani degli organi societari. A conclusione del quadro e' necessario ricordare che ieri si e' verificato un incidente presso l'acciaieria 1 che ha coinvolto 15 operai dell'Ilva, costretti a ricorrere al servizio dell'infermeria per intossicazione da fumo nocivo".
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"La notizia dei 53 indagati - continua il Comitato - ha scatenato una felicita' collettiva tale da porre in secondo piano un'amara realta': l'Ilva continua a produrre e soprattutto a inquinare. Sempre nella stessa giornata il Senato ha approvato il ddl 1015-B che dispone l'autorizzazione di due discariche in localita' 'Mater Gratiae' per rifiuti anche pericolosi senza aver consultato l'Arpa Puglia".
"Come se non bastasse - sottolineano i cittadini - e' stato approvato anche un emendamento che, in caso di sequestro preventivo di qualsiasi disponibilita' di aziende che gestiscono stabilimenti di interesse nazionale, relega la figura del custode giudiziario a mero controllore dell'operato della gestione che resta nelle mani degli organi societari. A conclusione del quadro e' necessario ricordare che ieri si e' verificato un incidente presso l'acciaieria 1 che ha coinvolto 15 operai dell'Ilva, costretti a ricorrere al servizio dell'infermeria per intossicazione da fumo nocivo".