TARANTO - “Dopo l’intesa di massima siglata nel pomeriggio ieri, 14 ottobre, alla presenza del’assessore regionale Caroli sul destino dei 250 lavoratori di Isola Verde, si rende ora necessaria unità e serietà d’intenti.
La messa in liquidazione dell’azienda partecipata dell’ente provincia di Taranto è stata evitata solo per la buona volontà dimostrata dai lavoratori interessati, assieme a quella delle istituzioni pubbliche.
In futuro tuttavia, si dovrà operare con razionalità e senso dell’impresa.
Il piano industriale sarà stilato fra una sessantina di giorni e dovrebbe contenere i presupposti per consentire a detti lavoratori, di poter operare senza soluzione di continuità anche attraverso la sottoscrizione di contratti di ‘solidarietà’.
Detto Piano industriale a mio avviso ha bisogno di auto sostenersi non attraverso episodi occasionali come l’affidamento dei lavori ad Isolaverde per il ripristino e la manutenzione delle strade provinciali danneggiate dalla recente alluvione.
Occorre andare oltre! Il Comune di Martina Franca ad esempio potrebbe affidare la manutenzione delle caldaie a Isola Verde alla stregua di tutti gli altri Comuni della provincia jonica, per continuare poi con l’affidamento della manutenzione del verde, delle scuole, delle strade provinciali.
E inoltre, al fine di una più sana e razionale gestione economica di Isolaverde sarà necessario coinvolgere nell’attuale assetto societario dell’azienda in house, nuovi partner pubblici istituzionali che acquisendo quote di capitale sociale potrebbero consentire una maggiore resistenza al rischio riveniente da una crisi occupazionale.
La passata fallimentare gestione economica di Isolaverde appartiene al fallimento politico dell’amministrazione provinciale tarantina di centro-sinistra.
Le macerie prodotte dalla politica floridiana devono rappresentare un tragico monito ad affrontare seriamente le future sfide del lavoro al fine di conquistare certezza occupazionale.
A riferirlo in una nota il consigliere regionale del PDL Giuseppe Cristella.
La messa in liquidazione dell’azienda partecipata dell’ente provincia di Taranto è stata evitata solo per la buona volontà dimostrata dai lavoratori interessati, assieme a quella delle istituzioni pubbliche.
In futuro tuttavia, si dovrà operare con razionalità e senso dell’impresa.
Il piano industriale sarà stilato fra una sessantina di giorni e dovrebbe contenere i presupposti per consentire a detti lavoratori, di poter operare senza soluzione di continuità anche attraverso la sottoscrizione di contratti di ‘solidarietà’.
Detto Piano industriale a mio avviso ha bisogno di auto sostenersi non attraverso episodi occasionali come l’affidamento dei lavori ad Isolaverde per il ripristino e la manutenzione delle strade provinciali danneggiate dalla recente alluvione.
Occorre andare oltre! Il Comune di Martina Franca ad esempio potrebbe affidare la manutenzione delle caldaie a Isola Verde alla stregua di tutti gli altri Comuni della provincia jonica, per continuare poi con l’affidamento della manutenzione del verde, delle scuole, delle strade provinciali.
E inoltre, al fine di una più sana e razionale gestione economica di Isolaverde sarà necessario coinvolgere nell’attuale assetto societario dell’azienda in house, nuovi partner pubblici istituzionali che acquisendo quote di capitale sociale potrebbero consentire una maggiore resistenza al rischio riveniente da una crisi occupazionale.
La passata fallimentare gestione economica di Isolaverde appartiene al fallimento politico dell’amministrazione provinciale tarantina di centro-sinistra.
Le macerie prodotte dalla politica floridiana devono rappresentare un tragico monito ad affrontare seriamente le future sfide del lavoro al fine di conquistare certezza occupazionale.
A riferirlo in una nota il consigliere regionale del PDL Giuseppe Cristella.
Tags
Politica locale