NAPOLI - Torna in carcere con l'accusa di evasione l'ex direttore de L'Avanti Valter Lavitola. E' stato condotto a Regina Coeli, a Roma, in seguito a un provvedimento della sesta sezione della Corte d'Appello di Napoli. E' accusato di aver violato gli arresti domiciliari, misura cautelare cui era sottoposto nella Capitale.
Lavitola torna in carcere con l'accusa di evasione dai domiciliari: secondo quanto riferito dal suo difensore, avvocato Gaetano Balice, il giornalista - nella circostanza che gli viene contestata - si trovava nel cortile della sua abitazione romana, all'interno del perimetro di tolleranza del braccialetto elettronico il cui allarme infatti non è scattato. Lavitola è stato ripreso da telecamere di sorveglianza installate nel cortile su disposizione della procura della Repubblica di Napoli sin dal giorno della sua scarcerazione.
La decisione di riportarlo in carcere è stata presa dalla Corte d'Appello davanti alla quale il prossimo 30 ottobre comincerà il processo di secondo grado per la presunta estorsione a Silvio Berlusconi.
Lavitola torna in carcere con l'accusa di evasione dai domiciliari: secondo quanto riferito dal suo difensore, avvocato Gaetano Balice, il giornalista - nella circostanza che gli viene contestata - si trovava nel cortile della sua abitazione romana, all'interno del perimetro di tolleranza del braccialetto elettronico il cui allarme infatti non è scattato. Lavitola è stato ripreso da telecamere di sorveglianza installate nel cortile su disposizione della procura della Repubblica di Napoli sin dal giorno della sua scarcerazione.
La decisione di riportarlo in carcere è stata presa dalla Corte d'Appello davanti alla quale il prossimo 30 ottobre comincerà il processo di secondo grado per la presunta estorsione a Silvio Berlusconi.