MILANO - I militari del Comando provinciale della Guardia di finanza di Milano stanno procedendo all'esecuzione, in Puglia e nelle Marche, di tre ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip Alessandra Clemente, nei confronti di un'associazione a delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta e alla truffa aggravata. Sono in corso perquisizioni locali a Milano, Bari e Lecce.
Le attivita' di indagine, svolte dal Nucleo di Polizia Tributaria su delega del sostituto procuratore Mauro Clerici, hanno permesso di accertare come una societa' di capitali milanese, dichiarata fallita nel 2012, sia entrata in contatto con primarie aziende nazionali. Per dare credibilita' alla societa', sul sito internet erano indicati numeri telefonici fissi, ai quali, tramite un servizio di call center e segreteria virtuale, rispondevano operatori localizzati in altra parti d'Italia.
Dagli accertamenti svolti e' stato ricostruito che gli indagati, 15 in tutto, avrebbero ottenuto, un profitto illecito di circa un milione di euro ai danni di fornitori commerciali nazionali ed esteri, oltre che di numerose societa' operanti nel settore del credito al consumo, indotte a concedere finanziamenti gli indagati, indicati come dipendenti della societa' mediante la presentazione di documentazione retributiva falsa. (Adnkronos)
Le attivita' di indagine, svolte dal Nucleo di Polizia Tributaria su delega del sostituto procuratore Mauro Clerici, hanno permesso di accertare come una societa' di capitali milanese, dichiarata fallita nel 2012, sia entrata in contatto con primarie aziende nazionali. Per dare credibilita' alla societa', sul sito internet erano indicati numeri telefonici fissi, ai quali, tramite un servizio di call center e segreteria virtuale, rispondevano operatori localizzati in altra parti d'Italia.
Dagli accertamenti svolti e' stato ricostruito che gli indagati, 15 in tutto, avrebbero ottenuto, un profitto illecito di circa un milione di euro ai danni di fornitori commerciali nazionali ed esteri, oltre che di numerose societa' operanti nel settore del credito al consumo, indotte a concedere finanziamenti gli indagati, indicati come dipendenti della societa' mediante la presentazione di documentazione retributiva falsa. (Adnkronos)
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