BARI - “Un accordo storico che non solo prevede il recupero di un esubero di 1726 lavoratori, ma anche, e i casi sono rarissimi, il rientro di quel lavoro che ormai da anni Natuzzi aveva affidato alle braccia della Romania.” Commenta così Tommaso Contaldo segretario generale della Filca Cisl di Bari, l'intesa raggiunta con la Natuzzi. “Finalmente la Natuzzi ha compreso quanto sia importante una collaborazione proficua con i sindacati per proteggere un azienda, specchio di un gruppo di lavoratori che non ha eguali in professionalità e capacità ”
Nell’accordo – spiega Contaldo – è previsto anche un ulteriore anno di CIGS e, questo è un punto focale su cui si basa l’intesa, talmente importante che i sindacati hanno voluto a tutti i costi che questa cassa integrazione non fosse più un periodo di sopravvivenza per cercare di tirare avanti un altro anno, ma un periodo nel quale la Natuzzi dovrà effettuare una “riorganizzazione complessa” con l’effetto immediato di una riduzione degli esuberi da 1.726 a 1.506 tramite una ricollocazione di 220 persone nello stabilimento di Jesce a Matera.
La rioccupazione di 650 lavoratori entro il 2014 più 200 entro il 2018, con la creazione di due Newco che riceveranno commesse dal Gruppo Natuzzi per il marchio Leather Editions e i complementi di arredo. Ultimo ma non meno importante punto dell’accordo prevede una Mobilità su base volontaria, entro il 31/12/2013 dei lavoratori fino ad un massimo di 600 di essi che prevede incentivi che vanno da 20 mila a 30 mila euro. “ Non dimentichiamoci – conclude il segretario generale - ovviamente che questo diventa un grande accordo anche perché si sviluppa su un altro impegno storico sul quale i sindacati hanno puntato, e cioè l’accordo di programma che prevede il rilancio dell’area murgiana.
Nell’accordo – spiega Contaldo – è previsto anche un ulteriore anno di CIGS e, questo è un punto focale su cui si basa l’intesa, talmente importante che i sindacati hanno voluto a tutti i costi che questa cassa integrazione non fosse più un periodo di sopravvivenza per cercare di tirare avanti un altro anno, ma un periodo nel quale la Natuzzi dovrà effettuare una “riorganizzazione complessa” con l’effetto immediato di una riduzione degli esuberi da 1.726 a 1.506 tramite una ricollocazione di 220 persone nello stabilimento di Jesce a Matera.
La rioccupazione di 650 lavoratori entro il 2014 più 200 entro il 2018, con la creazione di due Newco che riceveranno commesse dal Gruppo Natuzzi per il marchio Leather Editions e i complementi di arredo. Ultimo ma non meno importante punto dell’accordo prevede una Mobilità su base volontaria, entro il 31/12/2013 dei lavoratori fino ad un massimo di 600 di essi che prevede incentivi che vanno da 20 mila a 30 mila euro. “ Non dimentichiamoci – conclude il segretario generale - ovviamente che questo diventa un grande accordo anche perché si sviluppa su un altro impegno storico sul quale i sindacati hanno puntato, e cioè l’accordo di programma che prevede il rilancio dell’area murgiana.
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