Nsagate, spiato anche il Papa. Ma Nsa smentisce

CDV - La National security agency avrebbe intercettato anche il Papa. A rivelarlo il numero di Panorama in edicola da domani, giovedi' 31 ottobre. Nei 46 milioni di telefonate tracciate dagli Usa nel nostro Paese, tra il 10 dicembre 2012 e l'8 gennaio 2013, ci sarebbero infatti anche quelle da e per il Vaticano. E si teme che il grande orecchio statunitense abbia continuato a captare le conversazioni dei prelati fin sulla soglia del Conclave, il 12 marzo 2013.

Incluse quelle in entrata e in uscita dalla Domus Internationalis Paolo VI a Roma, dove risiedeva il cardinale Jorge Mario Bergoglio insieme con altri ecclesiastici.

Panorama rivela che esiste il sospetto che anche le conversazioni del futuro pontefice possano essere state monitorate.

Secondo quanto risulta a Panorama, le telefonate in entrata e in uscita dal Vaticano e quelle sulle utenze italiane di vescovi e cardinali, captate e tracciate dalla Nsa sono state classificate secondo quattro categorie: "Leadership intentions", "Threats to financial system", Foreign Policy Objectives, "Human Rights". C'e' il sospetto percio' che siano state oggetto di monitoraggio anche le chiamate relative alla scelta del nuovo presidente dello Ior, il tedesco Ernst von Freyberg.

"Non ci risulta nulla su questo tema e in ogni caso non abbiamo nessuna preoccupazione in merito" ha affermato il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi.

NSA SMENTISCE - Nsa non ha mai avuto come obiettivo il Vaticano e le notizie riportate dalla stampa italiana non sono vere. Lo ha detto la portavoce dell'agenzia federale di intelligence. ''Il Vaticano non e' un obiettivo'' delle attivita' della National Security Agency, ha affermato in un comunicato la portavoce, Vanee Vines, aggiungendo che ''le affermazioni secondo cui il Vaticano e' stato un obiettivo della Nsa, pubblicate dal settimanale italiano Panorama, non sono vere''.