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Intendiamo seguire l’esempio virtuoso delle Regioni più avanzate consapevoli che le scelte che la Puglia compirà con il Piano sono destinate a produrre effetti in un periodo di tempo medio-lungo di almeno 15 anni.
Crediamo che ciò evidenzi in sé la naturalità di un processo di unificazione dai sei attuali ATO a quello unico, cosa che non potrà che avere benefici su funzionalità e riduzione dei costi.
La modifica si fa carico anche delle necessarie gradualità per evitare cambiamenti traumatici.
Così come si è fatto nel passaggio dai 15 vecchi ATO agli attuali 6, sarà opportuno definire un tempo necessario per evitare contraddizioni ed appesantimenti dei processi e delle procedure in corso, tempo che indichiamo nell’emendamento e che affidiamo al confronto dell’Aula.
Questo ci consentirà di affrontare con maggiore consapevolezza il tema della gestione e delle sue forme organizzative.
Se i comuni temono un rischio di accentramento o la nascita di una specie di agenzia regionale, il modello dell’Autorità Idrica che governa in un unico ATO il ciclo dell’acqua pubblica dovrebbe tranquillizzarli e chiarire l’inesistenza.
Si potrà dunque intervenire sulla Lr 24/2012 ed individuare le forme di gestione opportune senza creare traumi e potenziando il ruolo del sistema delle autonomie.
Ci aspettiamo pertanto un dibattito non preconcetto o di schieramento, ma di merito e funzionale al futuro della Puglia piuttosto che a quanto oggi già esiste”. A riferirlo in una nota il Presidente del Gruppo consiliare Sel, Michele Losappio.
