Roma invincibile: 2-0 al Napoli e prima vera fuga

di Stella Dibenedetto - La Roma di Rudi Garcia non perde un colpo. Batte il Napoli 2-0 davanti a Diego Armando Maradona e rafforza il suo primato in classifica staccando gli Azzurri di Rafa Benitez di cinque punti in attesa della partita Fiorentina-Juventus. E’ una Roma bella da morire che ha superato anche l’ostacolo Napoli dimostrando di saper soffrire e aspettare prima di colpire l’avversario durante il suo momento migliore. L’ottavo re di Roma della serata è stato Miralem Pjanic autore di una doppietta con cui ha mandato in paradiso i tifosi giallorossi e spedito all’inferno quelli partenopei. L’unica nota stonata della serata è il doppio infortunio muscolare di Totti e Gervinho la cui entità sarà valutata nelle prossime ore.

Nonostante gli impegni delle Nazionali, le due formazioni sono quasi al completo. Rudi Garcia conferma la stessa formazione che ha battuto l’Inter con solo due eccezioni: Dodò al posto dello squalificato Balzaretti e Maicon al rientro dopo l’infortunio. La coppia centrale è formata dai soliti Castan e Benatia così come il trio di centrocampo, dove presiedono Strootman, De Rossi e Pjanic. In attacco ancora spazio a Florenzi, Totti e Gervinho. Anche Rafa Benitez deve fare i conti con l’assenza di Zuniga e le non perfette condizioni del Pipita Higuain. Con la testa anche alla sfida di Champions di martedì contro il Marsiglia, il tecnico spagnolo cambia le pedine scegliendo Mesto al posto di Zuniga e Pandev come sostituto di Higuain appoggiato sulla trequarti da Hamsik, Callejon e Pandev. Il profumo dello scudetto fa paura a Roma e Napoli che per i primi quindici minuti si annusano e si studiano senza farsi del male. Al 15’, però, arriva la prima occasione per i giallorossi: Pjanic apre in modo perfetto per Gervinho che, però, torna a rivivere gli incubi di Londra non vedendo la porta in malo modo.

La Roma cresce e diventa la squadra che fa la partita costringendo il Napoli a chiudersi e a difendersi. Al 30’, però, l’Olimpico si ammutolisce: Francesco Totti si accascia ed è costretto a lasciare il posto a Marco Borriello a causa di un infortunio muscolare. I giallorossi subiscono il colpo e il Napoli ha l’occasione di passare in vantaggio con Pandev: solo davanti al portiere, il macedone non ha la freddezza di colpire De Sanctis che ha il grande merito di restare in piedi, smorzare il tiro dell’ex compagno di squadra prima del salvataggio in extremis di De Rossi. Inizia un’altra partita. Il Napoli ha preso fiducia e conquista campo. Al 45’ ancora una grande occasione, stavolta sui piedi di Lorenzo Insigne che dopo essersi liberato di Maicon colpisce il palo. Il primo tempo sembra finito ma Cannavaro, appena entrato per Britos (caduto male sulla spalla destra), atterra Gervinho. Pjanic, il migliore dei suoi, calcia una punizione perfetta da 20 metri. Palla alla destra di Reina alla Maradona e 1-0 per la Roma.

Il Napoli per la prima volta in questa stagione è costretto ad inseguire. La squadra di Benitez gioca e costruisce ma si capisce che non è la serata giusta quando Hamsik colpisce l’ennesimo legno della serata. La Roma ne approfitta, pronta a colpire il Napoli, al primo errore. L’occasione del 2-0 arriva prima con Maicon che dopo una cavalcata solitaria mette una palla al centro su cui Florenzi non arriva. E’ solo l’avvertimento di quello che accadrà poco dopo quando Cannavaro atterra in area Marco Borriello. L’arbitro Orsato non ha dubbi: calcio di rigore per la Roma ed espulsione per Cannavaro per doppia ammonizione. Sul dischetto si presenta Miralem Pjanic che trafigge Reina e segna la prima doppietta in carriera e il decimo gol con la maglia della Roma. Il Napoli prova a reagire ma i giallorossi gestiscono bene ogni pallone e non corrono più rischi.

La Roma conquista così l’ottava vittoria consecutiva e conferma di avere il miglior attacco con 22 gol fatti e la miglior difesa con una sola rete subita. Negli anni scorsi chi ha vinto le prime otto partite ha poi vinto lo scudetto. Ora i giallorossi non possono più nascondersi e i tifosi cominciano davvero a sognare.

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