Servizi sociali al comune di Bari, Abbaticchio punta i piedi

di Nicola Zuccaro - "Se entro il 21 ottobre la Regione Puglia non mi dirà quanti soldi ha, io mi farò commissariare". Ludovico Abbaticchio lancia l'ultimatum all'omologo regionale al Welfare puntando i piedi sulla condotta assunta dal rispettivo Assessorato sul silente atteggiamento adoperato in merito alla distribuzione delle risorse economico-finanziare da destinare ai servizi e agli operatori sociali.

L'Assessore Comunale come un fiume in piena nel rilasciare questa affermazione, durante la conferenza stampa di presentazione del Progetto Nazionale Sperimentale per l'inclusione dei bimbi rom e di altre etnie, coglie l'occasione per annunciare che nei giorni scorsi è arrivato a Bari il primo minorenne sopravvissuto alla Tragedia a largo di Lampedusa dello scorso 3 ottobre.

Una notizia preoccupante perchè - come rileva lo stesso Abbaticchio - il previsto arrivo di altri 40 minori nel capoluogo potrebbe provocare degli scompensi nel bilancio comunale per il capitolo relativo al Welfare. In una città che registra una povertà in aumento e quantificata intorno alle 40.000 unità a seguito del riversarsi nel capoluogo di indigenti che giungono dall'hinterland, per Abbaticchio la gestione del "sociale" rischia di diventare insostenibile anche sotto il profilo dell'ordine pubblico.

Per quest'ultimo aspetto da tempo, il titolare del Welfare Comunale, chiede alla Prefettura la convocazione di un tavolo istituzionale. Ma, attesa di una risposta, Abbaticchio avverte l'Amministrazione Comunale che, bisogna individuare quei settori diversi dal sociale sui quali operare i tagli alla famigerata spesa pubblica.

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