BARI - Parte la settimana prossima l’attività di ascolto delle comunità interessate alla realizzazione dal gasdotto transfrontaliero dalla costa albanese a quella salentina, con approdo sul litorale di Melendugno (TAP). E’ questa la conclusione ufficializzata dall’assessore alle infrastrutture strategiche Guglielmo Minervini (come previsto da una recente deliberazione approvata dalla Giunta regionale) nel corso dall’incontro che il presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna ha tenuto questa mattina con i sindaci di Melendugno e degli altri comuni salentini interessati (Vernole, Cavallino, Calimera, Caprarica, Castrì, Lizzanello, Martano, Sandonaci), oltre che con il rappresentante di ANCI Puglia Gianni Stefano.
+ Romano a Introna, stop informativa e procedere con audizioni
Minervini ha fatto riferimento alla convergenza di vedute emersa al riguardo nel corso del recente incontro tenutosi con il sottosegretario allo Sviluppo economico, Claudio De Vincenti. Secondo il crono programma concordato il processo partecipativo parte la settimana prossima con un sito internet dedicato nel quale fare confluire, previa registrazione, tutti i contributi anche ad opera dei singoli cittadini. Nella seconda metà di novembre partirà l’attività di ascolto sul territorio. Nel mese di dicembre avranno luogo i dibattiti tesi ad affrontare e dirimere gli eventuali nodi. Minervini ha precisato che quella della TAP è un procedura a livello nazionale per un’infrastruttura ritenuta strategica dall’Unione europea oltre che dal Governo nazionale su cui la Regione è chiamata, sul piano tecnico, a formulare una VIA obbligatoria ma non vincolante. E’ prevista un’intesa finale tra Stato e Regione. In mancanza di quest’ultima lo Stato può arrivare a una decisione diversa. Nell’ambito del processo partecipativo Minervini ha sottolineato “che si parlerà di tutto, ivi inclusa la localizzazione del sito interessato”.
“Il processo partecipativo – ha aggiunto l’assessore – funzionerà se ciascuno degli interessati si farà carico dei problemi generali del tutto e non solo degli interessi specifici. Se sulle criticità ci saranno sintesi condivise il lavoro svolto sarà molto più influente”.
Il presidente Introna ha fatto presente che l’incontro odierno è stato finalizzato ad ascoltare le posizioni dei sindaci del comuni interessati (tutti contrari all’iniziativa) e ha sottolineato il ruolo importante che riveste l’ANCI Puglia sul piano del coordinamento tra i comuni (“Melendugno non può essere lasciato solo”). Introna ha specificato anche che il progetto mira ad affrancare il nostro Paese dal monopolio del gas russo. “La Puglia non è un terminale ma un passante – ha detto il presidente -, questo pone l’Italia in una posizione di forza rispetto all’utilizzo del gas, in funzione anche della calmierazione del costo dello stesso. Occorre arrivare a una proposta unitaria della Puglia rispetto a una questione di carattere strategico”. Il presidente ha preannunciato che la prima seduta utile del Consiglio regionale si aprirà con un’informativa da parte del Governo regionale che farà il punto della situazione, con particolare riferimento alla fase di ascolto concordato con il sottosegretario De Vincenti.
In precedenza il sindaco di Melendugno ha espresso la contrarietà dell’amministrazione comunale alla TAP, ritenuta un’infrastruttura non compatibile con il territorio salentino per ragioni di carattere ambientale, sanitario e turistico. La decisione è stata formalizzata con un provvedimento approvato all’unanimità dal Consiglio comunale e condiviso con le altre amministrazioni comunali interessate. Il sindaco chiede un ordine del giorno da parte Consiglio regionale invitato ad assumere una posizione precisa in merito. Potì ha anche precisato di aver dato mandato a un gruppo di lavoro tecnico per definire una relazione in merito alla valutazione di impatto ambientale.
Sulle stesse posizioni i sindaci degli altri comuni interessati.
”Proviamo a ristabilire il primato della politica che non deve subire” ha detto Sergio Basi (PD) secondo cui occorre invertire quel paradigma che ha preso piede negli ultimi anni : “prima il mercato, poi la finanza e poi la politica che spesso subisce in maniera subalterna”. “Nessuna sindrome di Nimby; il valore politico di questa operazione è enorme”, ha concluso.
Aurelio Gianfreda (DA) ha ricordato che sulla questione TAP ha presentato un ordine del giorno il 26 luglio scorso che non è stato mai esaminato nelle sedute successive. Erio Congedo (Pdl), dopo aver detto no a eventuali decisioni sulla testa delle popolazioni interessate, ha chiesto se l’eventuale realizzazione della TAP non possa andare a mitigare l’impatto ambientale delle altre infrastrutture esistenti (Centrale Cerano). Aspetto quest'ultimo richiamato anche da delegato ANCI Puglia Stefano che ha anche chiesto di capire se davvero la TAP in Puglia è effettivamente l'unica soluzione.
+ Romano a Introna, stop informativa e procedere con audizioni
Minervini ha fatto riferimento alla convergenza di vedute emersa al riguardo nel corso del recente incontro tenutosi con il sottosegretario allo Sviluppo economico, Claudio De Vincenti. Secondo il crono programma concordato il processo partecipativo parte la settimana prossima con un sito internet dedicato nel quale fare confluire, previa registrazione, tutti i contributi anche ad opera dei singoli cittadini. Nella seconda metà di novembre partirà l’attività di ascolto sul territorio. Nel mese di dicembre avranno luogo i dibattiti tesi ad affrontare e dirimere gli eventuali nodi. Minervini ha precisato che quella della TAP è un procedura a livello nazionale per un’infrastruttura ritenuta strategica dall’Unione europea oltre che dal Governo nazionale su cui la Regione è chiamata, sul piano tecnico, a formulare una VIA obbligatoria ma non vincolante. E’ prevista un’intesa finale tra Stato e Regione. In mancanza di quest’ultima lo Stato può arrivare a una decisione diversa. Nell’ambito del processo partecipativo Minervini ha sottolineato “che si parlerà di tutto, ivi inclusa la localizzazione del sito interessato”.
“Il processo partecipativo – ha aggiunto l’assessore – funzionerà se ciascuno degli interessati si farà carico dei problemi generali del tutto e non solo degli interessi specifici. Se sulle criticità ci saranno sintesi condivise il lavoro svolto sarà molto più influente”.
Il presidente Introna ha fatto presente che l’incontro odierno è stato finalizzato ad ascoltare le posizioni dei sindaci del comuni interessati (tutti contrari all’iniziativa) e ha sottolineato il ruolo importante che riveste l’ANCI Puglia sul piano del coordinamento tra i comuni (“Melendugno non può essere lasciato solo”). Introna ha specificato anche che il progetto mira ad affrancare il nostro Paese dal monopolio del gas russo. “La Puglia non è un terminale ma un passante – ha detto il presidente -, questo pone l’Italia in una posizione di forza rispetto all’utilizzo del gas, in funzione anche della calmierazione del costo dello stesso. Occorre arrivare a una proposta unitaria della Puglia rispetto a una questione di carattere strategico”. Il presidente ha preannunciato che la prima seduta utile del Consiglio regionale si aprirà con un’informativa da parte del Governo regionale che farà il punto della situazione, con particolare riferimento alla fase di ascolto concordato con il sottosegretario De Vincenti.
In precedenza il sindaco di Melendugno ha espresso la contrarietà dell’amministrazione comunale alla TAP, ritenuta un’infrastruttura non compatibile con il territorio salentino per ragioni di carattere ambientale, sanitario e turistico. La decisione è stata formalizzata con un provvedimento approvato all’unanimità dal Consiglio comunale e condiviso con le altre amministrazioni comunali interessate. Il sindaco chiede un ordine del giorno da parte Consiglio regionale invitato ad assumere una posizione precisa in merito. Potì ha anche precisato di aver dato mandato a un gruppo di lavoro tecnico per definire una relazione in merito alla valutazione di impatto ambientale.
Sulle stesse posizioni i sindaci degli altri comuni interessati.
”Proviamo a ristabilire il primato della politica che non deve subire” ha detto Sergio Basi (PD) secondo cui occorre invertire quel paradigma che ha preso piede negli ultimi anni : “prima il mercato, poi la finanza e poi la politica che spesso subisce in maniera subalterna”. “Nessuna sindrome di Nimby; il valore politico di questa operazione è enorme”, ha concluso.
Aurelio Gianfreda (DA) ha ricordato che sulla questione TAP ha presentato un ordine del giorno il 26 luglio scorso che non è stato mai esaminato nelle sedute successive. Erio Congedo (Pdl), dopo aver detto no a eventuali decisioni sulla testa delle popolazioni interessate, ha chiesto se l’eventuale realizzazione della TAP non possa andare a mitigare l’impatto ambientale delle altre infrastrutture esistenti (Centrale Cerano). Aspetto quest'ultimo richiamato anche da delegato ANCI Puglia Stefano che ha anche chiesto di capire se davvero la TAP in Puglia è effettivamente l'unica soluzione.