Ulivi, Confindustria Lecce lancia nuovo allarme

LECCE - Sono diversi mesi che il Salento ha lanciato l’allarme sulla moria degli ulivi secolari: già 8000 ettari sono stati contagiati dal batterio fungino Xylella fastidiosa, provocando un essiccamento progressivo delle piante fino al completo disfacimento. E’ di ieri l’incontro con gli olivicoltori salentini per fare il punto sulla situazione.
“E’ una situazione che desta notevole preoccupazione e che richiede la massima attenzione – afferma il presidente di Confindustria Lecce, Piernicola Leone de Castris – poiché rischiamo di perdere un patrimonio inestimabile di storia, di cultura nonchè un volano importante per l’economia del territorio. Il nostro Salento è rinomato per gli ulivi secolari, per cui siamo esposti ad uno stravolgimento completo di ciò che lo rende unico ed inimitabile”.

Gli ulivi secolari colpiti da questi batteri, infatti, si stanno progressivamente distruggendo, provocando un’alterazione del paesaggio salentino, cantato nei secoli da poeti, descritto da prosatori, affrescato da pittori. Ed il rischio concreto è lo svellimento delle piante.

Di fronte a questa grave emergenza “la Sezione Industrie Alimentari di Confindustria Lecce – dice il suo presidente Maurizio Zecca – che annovera al proprio interno alcune delle eccellenze olivicole territoriali, sta avviando un confronto per contribuire ad arginare la situazione e intervenire per la salvaguardia del patrimonio olivicolo locale. Stiamo lavorando per creare un Comitato di emergenza con le altre Sezioni Agroalimentari delle confindustrie regionali, che si potrà interfacciare con la task force istituzionale, poiché quello che sembra essere un problema legato esclusivamente al Salento, potrebbe ben presto allargarsi alla Puglia ed al Paese, con tutte le conseguenze deteriori che possiamo immaginare. Su questa problematica presto convocherò un’assemblea con il coinvolgimento anche degli altri attori interessati”.

Confindustria Lecce, infatti, sollecita un’azione congiunta con le altre organizzazioni datoriali a sostegno del comparto olivicolo, per salvare, laddove possibile, le piante, e, soprattutto, arginare la diffusione del fungo anche ad altre colture.

In tale ottica, come sostenuto dal senatore Dario Stefano e dall’assessore regionale alle Politiche Agricole, Fabrizio Nardoni, è necessario predisporre un fondo straordinario di intervento per supportare gli olivicoltori colpiti dalla moria delle piante e bloccare la diffusione del batterio killer.

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