BRINDISI - Una bellissima scoperta, in questi giorni, lungo il litorale brindisino: è avvenuta una eccezionale schiusa di ben 31 piccoli di tartaruga della specie "Caretta Caretta" presso la spiaggia di Giancola, splendida e frequentatissima località balneare della costa adriatica.
La segnalazione è giunta presso la Sala Operativa della Capitaneria di porto ieri intorno alle ore 15 da parte di un privato cittadino che già aveva provveduto a recuperarle prima che le stesse potessero prendere il mare in quanto preoccupato dalla situazione di pericolo creatasi a causa dell’intenso moto ondoso.
Sul posto sono intervenuti immediatamente gli uomini della Capitaneria di Porto di Brindisi, coordinati dal Capitano di Vascello (CP) Mario Valente, coadiuvati dalla dottoressa Paola Pino D’Astore, biologa referente della Provincia di Brindisi nonché collaboratrice della stazione zoologica “Anton Dohrn” di Napoli, ente di ricerca nei settori della biologia marina e dell'ecologia.
Dopo aver prestato le prime cure, i piccoli di tartaruga, opportunamente classificati e sottoposti alla prevista misurazione, sono stati trasferiti, in considerazione anche del buono stato di salute, mediante opportuni contenitori presso la Stazione della locale Polizia provinciale.
Si tratta, questo, di un evento davvero eccezionale per la costa adriatica, solitamente evitata dalla specie “Caretta Caretta” in favore delle spiagge della Sicilia meridionale, evento che necessita uno studio di approfondimento. Le tartarughe marine della suddetta specie, infatti, prediligono nidificare sulle più tranquille spiagge di Lampedusa, Pantelleria e del ragusano, possibilmente lontano da occhi indiscreti.
Sorprende quindi la schiusa delle uova sulle spiagge del litorale brindisino, in quanto, come noto, evento più unico che raro. Tartarughe fortunate, insomma, perché le uova, depositate durante la recente stagione estiva, non hanno subito danni dalle migliaia di bagnanti che per tutta l'estate hanno frequentato la spiaggia di Giancola.
Daniele Martini
La segnalazione è giunta presso la Sala Operativa della Capitaneria di porto ieri intorno alle ore 15 da parte di un privato cittadino che già aveva provveduto a recuperarle prima che le stesse potessero prendere il mare in quanto preoccupato dalla situazione di pericolo creatasi a causa dell’intenso moto ondoso.
Sul posto sono intervenuti immediatamente gli uomini della Capitaneria di Porto di Brindisi, coordinati dal Capitano di Vascello (CP) Mario Valente, coadiuvati dalla dottoressa Paola Pino D’Astore, biologa referente della Provincia di Brindisi nonché collaboratrice della stazione zoologica “Anton Dohrn” di Napoli, ente di ricerca nei settori della biologia marina e dell'ecologia.
Dopo aver prestato le prime cure, i piccoli di tartaruga, opportunamente classificati e sottoposti alla prevista misurazione, sono stati trasferiti, in considerazione anche del buono stato di salute, mediante opportuni contenitori presso la Stazione della locale Polizia provinciale.
Si tratta, questo, di un evento davvero eccezionale per la costa adriatica, solitamente evitata dalla specie “Caretta Caretta” in favore delle spiagge della Sicilia meridionale, evento che necessita uno studio di approfondimento. Le tartarughe marine della suddetta specie, infatti, prediligono nidificare sulle più tranquille spiagge di Lampedusa, Pantelleria e del ragusano, possibilmente lontano da occhi indiscreti.
Sorprende quindi la schiusa delle uova sulle spiagge del litorale brindisino, in quanto, come noto, evento più unico che raro. Tartarughe fortunate, insomma, perché le uova, depositate durante la recente stagione estiva, non hanno subito danni dalle migliaia di bagnanti che per tutta l'estate hanno frequentato la spiaggia di Giancola.
Daniele Martini
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