Vicenda Ilva-Vendola: “Prevalga il senso di responsabilità”

BARI - "Non sarà di certo la mia distanza siderale dalla parte politica di cui è espressione Nichi Vendola a condizionarmi nella valutazione e nel commento dei fatti che vedono indagato con imputazioni gravissime  il Presidente della Regione Puglia.
Devo ammettere che faccio un po’ di sforzi a vedere Nichi Vendola nelle vesti del concussore nei rapporti con Ilva, così come ancora non riesco a farmi una ragione del fatto che  tutto il cosiddetto  pluridecennale “disastro ambientale” sia stato  rilevato  solo nell’ultimo anno, sicché delle due l’una:  o storicamente l’opinione pubblica,  il mondo dell’informazione, il sindacato, la magistratura, la politica hanno, nella migliore delle ipotesi, vestito il ruolo delle belle (e imbelli) addormentate, oppure la storia (e la cronaca giudiziaria) di tutto ciò che ha ruotato, e tutt’ora ruota, intorno alla questione Ilva deve essere ancora scritta.
Atteggiamento responsabile e prudente, quindi, almeno fino a quando, soprattutto da parte di chi riveste ruoli politici e istituzionali, non sarà possibile assumere notizie precise da fonti legittimate.
E magari, sotto questo aspetto, non sarebbe male pensare all’opportunità di rendere edotto il Consiglio regionale degli atti  non secretati e sulla scorta dei quali il Pm ha inteso attivare la procedura preliminare all’eventuale esercizio dell’azione penale.
Insomma, questo non può essere il momento della demagogia e della propaganda, ma quello della serietà e della responsabilità". A riferirlo in una nota il consigliere regionale Euprepio Curto.

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