Annuario del Cinema 2014, una copia a Muller

Dal nostro inviato Francesco Greco.
ROMA – Piccolo evento collaterale all’8a edizione del Festival Internazionale del Cinema di Roma. L’attrice e sceneggiatrice di origine salentina Francesca Stajano (sta girando “La figlia di Dracula”, di Raffaello Sasson) ha donato una copia fresca di stampa dell’Annuario del Cinema Italiano & Audiovisivi (con versione telematica in cd) edizione 2014 al direttore artistico del Festival Marco Muller (in foto, oltre all’attrice e a Muller, il regista Sasson). C’era anche il regista Massimo Fersini (il suo “Totem Blue”, 2009, ha appena trovato un distributore internazionale).

   La Stajano è ambasciatrice della prestigiosa opera, da decenni “bibbia” strumento di lavoro di addetti al settore e semplici cinefili appassionati del grande schermo da decenni (questa è l’edizione numero 63). Nacque dall’intuzione di Alessandro Ferraù, giornalista, scrittore e sceneggiatore (il 2013 è stato l’anno del centesimo anniversario della nascita: sua fu l’idea e il format, negli anni Cinquanta, di monitorare gli incassi dei film) che trovare notizie sui vari scomparti della produzione e fruizione cinematografica era oltremodo arduo se non impossibile. Così nacque l’Annuario: agile, fresco, analitico, di facile consultazione, accessibile ad addetti ai lavoro e non. Da allora non manca in nessuna libreria della moltitudine di amanti dell’arte cinematografica, e con l’avvento dell’epoca telematica, il supporto cd è stato accolto con grande curiosità e interesse.

   “Nel corso del tempo, l’Annuario si è adeguato alle innovazioni tecnologiche – sorride Elettra Ferraù che dopo la scomparsa del padre porta avanti con coraggio e abnegazione l’importante l’iniziativa editoriale – e oggi fornisce informazioni sempre aggiornate attraverso una ricerca continua”. Questa edizione contiene notizie su oltre 2000 aziende impegnate nel settore cinematografico e nei vari scomparti: produzione, distribuzione, casting directors, agenzie di comunicazione, agenti, direttori della fotografia, studi di registrazione, ecc.

   Un amore per il cinema che Elettra Ferraù ha ereditato dal padre, personaggio famoso negli anni del Neorealismo (De Sica, Rossellini, Zavattini, ecc.), del grande cinema d’autore (Pasolini, Fellini) e della commedia all’italiana (Sordi, Gassman, Tognazzi, Mastroianni, Manfredi, ecc.), che porta avanti con molti sacrifici: infatti per anni l’associazione che edita l’Annuario (per Liliana Cavani “Strumento davvero prezioso”, per il critico del “Tempo” Gian Luigi Rondi “un monumento”) ha usufruito di un contributo del Ministero dello Spettacolo prima e del Ministero del Beni e le Attività Culturali poi. “Siamo grati – afferma Ferraù – a chi ci ha sostenuti per così tanto tempo, ma…”.

   Insomma: da anni questo appoggio si è bloccato con la curiosa motivazione che la stampa cartacea non è “strategica” e che “è preferibile privilegiare altre iniziative”, come se, pur avendo codici filologici differenti non potessero al contrario coesistere e integrarsi e come se l’Annuario non fosse al passo con i tempi. “Vogliamo che questa pubblicazione sopravviva e anzi progredisca”, aggiunge Ferraù, che poi tiene a ringraziare pubblicamente l’Aps Advertsing di Alessio e Paolo Collelunga per la collaborazione, i realizzatori della cover, la Euro Print 97 di Francesco Perrotta che la stampa.
Info: 06-3296519, info@annuariodelcinema.it          



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