Bari Smart City: Emiliano a Pechino
BARI - Il sindaco di Bari Michele Emiliano è stato invitato ad intervenire al China-Italy innovation Forum - promosso da ICE Agenzia, ENEA e Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, in collaborazione con Città della Scienza - in corso a Beijing dal 14 al 16 novembre, per parlare dell'esperienza di Bari Smart City.
Nel corso delle tre giornate di lavoro, rappresentanti delle istituzioni, del mondo dell’impresa, dei centri di ricerca e dell’università si confronteranno su come promuovere la cooperazione tra le Smart Cities italiane e cinesi esaminando 4 casi studio: Beijing, Torino, Brescia e Bari. Un’importante occasione per scambiare buone pratiche e gettare le basi per future collaborazioni internazionali, al fine di costruire “modelli intelligenti” di città attraverso l’'innovazione tecnologica.
La giornata odierna si è aperta con il Sino-Italian Exchange Event, presso il Beijing Science and Technology Activity Center, con un workshop sul tema “Italian and chinese way to the Smart City: patterns, governance, technologies”.
“Abbiamo un’idea di noi stessi e del mondo che è basata sulla sostenibilità - ha dichiarato il sindaco Emiliano nel corso del suo intervento -. Crediamo nelle persone e nel rispetto dei loro diritti. E crediamo che le città siano quei luoghi dove la felicità di ciascuno può essere costruita con maggiore facilità. Vogliamo evitare di lasciare alle generazioni che verranno un peso economico e di sostenibilità ambientale che non può essere retto. Ecco perché abbiamo aderito con entusiasmo al programma Smart City, in continuità con quanto previsto dal piano strategico della città di Bari realizzato nel 2008. La presenza di un quadro strategico definito, infatti, consente oggi alla città di Bari di assicurare la coerenza tra la visione generale dello sviluppo del territorio e il quadro della programmazione nazionale e comunitaria. Abbiamo scelto di sperimentare un 'modello mediterraneo' per sviluppare il progetto, perché la visione del futuro, per noi, dev’essere coniugata con la tutela della nostra identità; in tal senso, apprezzo molto la capacità del popolo cinese di mantenere insieme tradizione e innovazione.
Vogliamo fare di Bari una first mover negli investimenti low carbon e nello sviluppo di innovazione caratterizzato da basse emissioni, al fine di aderire all’iniziativa dell’Unione Europea ‘Smart Cities and communities’.
Il progetto si basa sul Piano di azione per l’energia sostenibile (Paes) che mira alla riduzione di emissioni CO2 del 36% (rispetto al 2002) entro il 2020, estendendosi a tutti gli ambiti della vita della città. Molti passi in tale direzione sono stati già compiuti, nel settore della mobilità sostenibile (park&ride, avvio metropolitana, Ztl e Zsr, piste ciclabili e bike sharing), tanto da essere riusciti a rientrare nei parametri nazionali per la qualità dell’aria.
Abbiamo coinvolto nel progetto Smart City la burocrazia del Comune di Bari - i dirigenti hanno nei loro obiettivi le finalità del progetto - cosi come il Politecnico, l’Università, la Camera di Commercio, le aziende municipalizzate. Particolare rilievo va dato alla presenza del Porto di Bari, il primo in Italia per traffico di passeggeri, che rappresenta una notevole fonte di consumo energetico e di emissioni. Per questo abbiamo previsto una pianificazione energetica che si basa principalmente sull’elettrificazione delle banchine per l’alimentazione delle navi.
Una città del Sud ha bisogno di partecipare a programmi di innovazione perché, nel momento in cui si misura con obiettivi ambiziosi, si ritrova la giusta motivazione e la rete necessaria per mettere a segno gli obiettivi. Smart City ci darà la possibilità di coinvolgere i cittadini in questi processi di innovazione in maniera strutturata”.
Emiliano ha poi parlato del progetto Res Novae (Reti, edifici, strade, nuovi ambienti virtuosi per l’ambiente e l’energia), che sarà implementato nei prossimi due anni negli edifici di proprietà comunale e negli interventi di social housing, creando nei cittadini la consapevolezza dei consumi energetici e offrendo servizi innovativi volti alla riduzione dei costi della bolletta: “Res Novae - ha spiegato Emiliano - prevede un investimento di 23milioni 400 mila euro - cofinanziati dal Miur e dai partners - e tenta di mettere insieme il governo della città con le imprese innovative per sperimentare sistemi di autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, dispositivi di accumulo di energia in bassa tensione, soluzioni informatiche di controllo e rete wireless.
In questo cammino il mondo della ricerca e della scienza e le imprese nazionali e locali, stanno fornendo il necessario know how, al punto da prevedere l’avvio di un Master del Politecnico di Bari in ‘Manager della Smart City’ per la formazione di queste nuove professionalità. Infine - ha aggiunto il sindaco - anche i nuovi strumenti di pianificazione urbanistica, il Dpp e il Putt, il nuovo regolamento edilizio comunale e il prossimo Pug, sono orientati a regolamentare lo sviluppo del territorio tenendo conto della sostenibilità energetica e ambientale, in questo senso è significativa l’esperienza già maturata a Bari in ambito di riqualificazione delle periferie attraverso accordi di programma che consentano la realizzazione di opere pubbliche con fondi privati. Concludendo, questo movimento intorno a Smart City di natura politica prima ancora che tecnologica, è un supporto che conferisce maggiore forza alla struttura istituzionale del Paese garantendo la partecipazione dei cittadini al governo delle città”.
All’incontro sono intervenuti il vice segretario generale del Governo della Municipalità di Beijing Dai Wei, i vice presidenti della Beijing Association for Science and Technology Zhou Lijun e Xia Qiang, il coordinatore ICE China network Antonino Laspina, il C.E.O. della Città della Scienza Vincenzo Lipardi, la responsabile relazioni internazionali ENEA Marina Leonardi, il vice segretario generale Internet of things expert committee of Institute of electronics Chinese Academy of Science Wang Xinxia.
Hanno presentato le strategie e le politiche delle Smart City Mauro Annunziato dell’Enea, Lorenzo Benussi dell’Anci, Song Gang della Beijing Association for Science and Technology e i rappresentanti delle città di Beijing, Torino, Brescia e Bari.
Domani, 15 novembre, i lavori proseguiranno al BMSTC Office Building con un incontro bilaterale China-Italy alla presenza del ministro dell’Educazione, Università e Ricerca Maria Chiara Carrozza, del ministro di Scienze e tecnologia della Repubblica popolare cinese Wan Gang, del sindaco del Governo della Municipalità di Beijing Wang Anshun. Il sindaco di Bari interverrà alle ore 10.20 nella sessione su “Smart city and innovation”.
Nel corso delle tre giornate di lavoro, rappresentanti delle istituzioni, del mondo dell’impresa, dei centri di ricerca e dell’università si confronteranno su come promuovere la cooperazione tra le Smart Cities italiane e cinesi esaminando 4 casi studio: Beijing, Torino, Brescia e Bari. Un’importante occasione per scambiare buone pratiche e gettare le basi per future collaborazioni internazionali, al fine di costruire “modelli intelligenti” di città attraverso l’'innovazione tecnologica.
La giornata odierna si è aperta con il Sino-Italian Exchange Event, presso il Beijing Science and Technology Activity Center, con un workshop sul tema “Italian and chinese way to the Smart City: patterns, governance, technologies”.
“Abbiamo un’idea di noi stessi e del mondo che è basata sulla sostenibilità - ha dichiarato il sindaco Emiliano nel corso del suo intervento -. Crediamo nelle persone e nel rispetto dei loro diritti. E crediamo che le città siano quei luoghi dove la felicità di ciascuno può essere costruita con maggiore facilità. Vogliamo evitare di lasciare alle generazioni che verranno un peso economico e di sostenibilità ambientale che non può essere retto. Ecco perché abbiamo aderito con entusiasmo al programma Smart City, in continuità con quanto previsto dal piano strategico della città di Bari realizzato nel 2008. La presenza di un quadro strategico definito, infatti, consente oggi alla città di Bari di assicurare la coerenza tra la visione generale dello sviluppo del territorio e il quadro della programmazione nazionale e comunitaria. Abbiamo scelto di sperimentare un 'modello mediterraneo' per sviluppare il progetto, perché la visione del futuro, per noi, dev’essere coniugata con la tutela della nostra identità; in tal senso, apprezzo molto la capacità del popolo cinese di mantenere insieme tradizione e innovazione.
Vogliamo fare di Bari una first mover negli investimenti low carbon e nello sviluppo di innovazione caratterizzato da basse emissioni, al fine di aderire all’iniziativa dell’Unione Europea ‘Smart Cities and communities’.
Il progetto si basa sul Piano di azione per l’energia sostenibile (Paes) che mira alla riduzione di emissioni CO2 del 36% (rispetto al 2002) entro il 2020, estendendosi a tutti gli ambiti della vita della città. Molti passi in tale direzione sono stati già compiuti, nel settore della mobilità sostenibile (park&ride, avvio metropolitana, Ztl e Zsr, piste ciclabili e bike sharing), tanto da essere riusciti a rientrare nei parametri nazionali per la qualità dell’aria.
Abbiamo coinvolto nel progetto Smart City la burocrazia del Comune di Bari - i dirigenti hanno nei loro obiettivi le finalità del progetto - cosi come il Politecnico, l’Università, la Camera di Commercio, le aziende municipalizzate. Particolare rilievo va dato alla presenza del Porto di Bari, il primo in Italia per traffico di passeggeri, che rappresenta una notevole fonte di consumo energetico e di emissioni. Per questo abbiamo previsto una pianificazione energetica che si basa principalmente sull’elettrificazione delle banchine per l’alimentazione delle navi.
Una città del Sud ha bisogno di partecipare a programmi di innovazione perché, nel momento in cui si misura con obiettivi ambiziosi, si ritrova la giusta motivazione e la rete necessaria per mettere a segno gli obiettivi. Smart City ci darà la possibilità di coinvolgere i cittadini in questi processi di innovazione in maniera strutturata”.
Emiliano ha poi parlato del progetto Res Novae (Reti, edifici, strade, nuovi ambienti virtuosi per l’ambiente e l’energia), che sarà implementato nei prossimi due anni negli edifici di proprietà comunale e negli interventi di social housing, creando nei cittadini la consapevolezza dei consumi energetici e offrendo servizi innovativi volti alla riduzione dei costi della bolletta: “Res Novae - ha spiegato Emiliano - prevede un investimento di 23milioni 400 mila euro - cofinanziati dal Miur e dai partners - e tenta di mettere insieme il governo della città con le imprese innovative per sperimentare sistemi di autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, dispositivi di accumulo di energia in bassa tensione, soluzioni informatiche di controllo e rete wireless.
In questo cammino il mondo della ricerca e della scienza e le imprese nazionali e locali, stanno fornendo il necessario know how, al punto da prevedere l’avvio di un Master del Politecnico di Bari in ‘Manager della Smart City’ per la formazione di queste nuove professionalità. Infine - ha aggiunto il sindaco - anche i nuovi strumenti di pianificazione urbanistica, il Dpp e il Putt, il nuovo regolamento edilizio comunale e il prossimo Pug, sono orientati a regolamentare lo sviluppo del territorio tenendo conto della sostenibilità energetica e ambientale, in questo senso è significativa l’esperienza già maturata a Bari in ambito di riqualificazione delle periferie attraverso accordi di programma che consentano la realizzazione di opere pubbliche con fondi privati. Concludendo, questo movimento intorno a Smart City di natura politica prima ancora che tecnologica, è un supporto che conferisce maggiore forza alla struttura istituzionale del Paese garantendo la partecipazione dei cittadini al governo delle città”.
All’incontro sono intervenuti il vice segretario generale del Governo della Municipalità di Beijing Dai Wei, i vice presidenti della Beijing Association for Science and Technology Zhou Lijun e Xia Qiang, il coordinatore ICE China network Antonino Laspina, il C.E.O. della Città della Scienza Vincenzo Lipardi, la responsabile relazioni internazionali ENEA Marina Leonardi, il vice segretario generale Internet of things expert committee of Institute of electronics Chinese Academy of Science Wang Xinxia.
Hanno presentato le strategie e le politiche delle Smart City Mauro Annunziato dell’Enea, Lorenzo Benussi dell’Anci, Song Gang della Beijing Association for Science and Technology e i rappresentanti delle città di Beijing, Torino, Brescia e Bari.
Domani, 15 novembre, i lavori proseguiranno al BMSTC Office Building con un incontro bilaterale China-Italy alla presenza del ministro dell’Educazione, Università e Ricerca Maria Chiara Carrozza, del ministro di Scienze e tecnologia della Repubblica popolare cinese Wan Gang, del sindaco del Governo della Municipalità di Beijing Wang Anshun. Il sindaco di Bari interverrà alle ore 10.20 nella sessione su “Smart city and innovation”.