di Luca Losito - La quiete dopo la tempesta. La tribolata settimana che ha visto Tatò annunciare l'addio al sodalizio biancorosso e Martino restarci goffamente ancorato, si chiude con un insipido 0-0. Barletta e Perugia si dividono la posta in palio dopo 90' di sostanziale equilibrio. I biancorossi sfiorano il successo contro un Grifo decisamente assonnato. Koprivec para un rigore a Picci ad inizio secondo tempo, poi, nel finale D'Errico si fa cacciare fuori per un ingenuo fallo di reazione.
Gli umbri ingannano con un avvio poderoso, in cui ci vuole il miglior Liverani per tenere i suoi in linea di galleggiamento. Poi, col passare dei minuti, lo spartito del match si assesta su un equilibrio a dir poco deleterio per lo spettacolo. L'unico spunto di rilievo è quello dell'ex Mazzeo, che lanciato a rete si lascia ipnotizzare dal n°1 biancorosso e si fa rubar palla dall'uscita dello stesso. Non succede molto altro prima del duplice fischio.
Nella ripresa il Barletta prende coraggio e prova ad alzare un po' il baricentro. Una clamorosa ingenuità di Daffara regala l'occasione più ghiotta, il calcio di rigore: Picci, però, si fa ipnotizzare da Koprivec. Errore pesante, quasi imperdonabile, in una gara così bloccata. Il Perugia si ricorda di essere una squadra di rango e costringe il Barletta nella propria metà campo. Tuttavia, gli umbri, si rendono pericolosi solo con un'incornata di Eusepi su palla inattiva. La pressione ospite produce solo l'espulsione di D'Errico. La roccaforte biancorossa tiene botta e porta a casa un punto utile forse solo per il morale.
Ora, se non altro, ci sarà una settimana più calma di quella tremenda appena trascorsa. Chissà , magari, Tatò e Martino avranno anche modo di riflettere e studiare le mosse future, strizzando l'occhio già al mercato di gennaio, che a questo punto diventa decisivo per dare un minimo senso a questa enigmatica stagione.
Gli umbri ingannano con un avvio poderoso, in cui ci vuole il miglior Liverani per tenere i suoi in linea di galleggiamento. Poi, col passare dei minuti, lo spartito del match si assesta su un equilibrio a dir poco deleterio per lo spettacolo. L'unico spunto di rilievo è quello dell'ex Mazzeo, che lanciato a rete si lascia ipnotizzare dal n°1 biancorosso e si fa rubar palla dall'uscita dello stesso. Non succede molto altro prima del duplice fischio.
Nella ripresa il Barletta prende coraggio e prova ad alzare un po' il baricentro. Una clamorosa ingenuità di Daffara regala l'occasione più ghiotta, il calcio di rigore: Picci, però, si fa ipnotizzare da Koprivec. Errore pesante, quasi imperdonabile, in una gara così bloccata. Il Perugia si ricorda di essere una squadra di rango e costringe il Barletta nella propria metà campo. Tuttavia, gli umbri, si rendono pericolosi solo con un'incornata di Eusepi su palla inattiva. La pressione ospite produce solo l'espulsione di D'Errico. La roccaforte biancorossa tiene botta e porta a casa un punto utile forse solo per il morale.
Ora, se non altro, ci sarà una settimana più calma di quella tremenda appena trascorsa. Chissà , magari, Tatò e Martino avranno anche modo di riflettere e studiare le mosse future, strizzando l'occhio già al mercato di gennaio, che a questo punto diventa decisivo per dare un minimo senso a questa enigmatica stagione.