di Luca Losito - Incubo toscano. Pisa, Prato e adesso anche Viareggio. Tre su tre. Le toscane sull'erba del Puttilli passeggiano, un vero e proprio tabù stagionale per il Barletta. Avvisate Grosseto e Pontedera, che avranno già segnato in rosso la data del loro transito al Puttilli visti gli sviluppi. La vittoria di Gubbio, la prima in campionato, giunta in doppia superiorità numerica, rischia di restare un episodio isolato nel tortuoso cammino biancorosso.
Partenza a ritmi blandi: il primo squillo lo porta in dote il viareggino Gerevini, imbeccato al 7' da Vannucchi. Al 22' primi brividi biancorossi: Pippa pasticcia a sinistra e si fa sottrarre palla da De Vena, che va sul fondo e mette al centro, dove Vannucchi strozza il destro e vede la sfera, complice la deviazione di Cane, terminare di poco fuori. Viareggio pericoloso alla mezz'ora: su un rilancio della difesa, De Vena va via a Maccarone, entra in area e da sinistra lascia partire un mancino che trova la respinta di Liverani con i pugni. Le avvisaglie sono chiare, il vantaggio bianconero una logica conseguenza: azione insistita di Galassi a destra, palla al centro che trova il buco nel quale Vannucchi si inserisce, controlla e batte Liverani con il destro. Lo 0-1 ammutolisce il Puttilli, che saluta coi fischi il rientro negli spogliatoi dei biancorossi.
Nella ripresa il Barletta entra in campo col piglio giusto, Orlandi prova a dargli coraggio con un cambio tattico: fuori Maccarone, dentro Zigon. Si passa al più offensivo 4-3-3, ma è solo Camilleri a sfiorare la rete su corner. I biancorossi faticano a trovare spazi. Al 19' cala il sipario sul match: Rosafio lascia partire un bolide imparabile dai 30 metri, Liverani può solo osservare la palla infilarsi in rete. Nel finale reazione rabbiosa e confusa del Barletta: Picci, Zigon e Cicerelli sfiorano l'1-2, mancando di poco il bersaglio grosso. La gara termina senza ulteriori sussulti.
Finisce 0-2 per la truppa allenata da Cristiano Lucarelli, un'altra sconfitta che lascia pochissime attenuanti alla squadra di Orlandi. Quarto Ko casalingo per il Barletta, che vede sempre più allontanarsi le zone nobili della classifica e quel 9° posto illusoriamente paventato dalla dirigenza ad inizio stagione. La squadra, ad oggi, pare ancora senza identità. Eppure, il campionato, non può durare all'infinito.
Partenza a ritmi blandi: il primo squillo lo porta in dote il viareggino Gerevini, imbeccato al 7' da Vannucchi. Al 22' primi brividi biancorossi: Pippa pasticcia a sinistra e si fa sottrarre palla da De Vena, che va sul fondo e mette al centro, dove Vannucchi strozza il destro e vede la sfera, complice la deviazione di Cane, terminare di poco fuori. Viareggio pericoloso alla mezz'ora: su un rilancio della difesa, De Vena va via a Maccarone, entra in area e da sinistra lascia partire un mancino che trova la respinta di Liverani con i pugni. Le avvisaglie sono chiare, il vantaggio bianconero una logica conseguenza: azione insistita di Galassi a destra, palla al centro che trova il buco nel quale Vannucchi si inserisce, controlla e batte Liverani con il destro. Lo 0-1 ammutolisce il Puttilli, che saluta coi fischi il rientro negli spogliatoi dei biancorossi.
Nella ripresa il Barletta entra in campo col piglio giusto, Orlandi prova a dargli coraggio con un cambio tattico: fuori Maccarone, dentro Zigon. Si passa al più offensivo 4-3-3, ma è solo Camilleri a sfiorare la rete su corner. I biancorossi faticano a trovare spazi. Al 19' cala il sipario sul match: Rosafio lascia partire un bolide imparabile dai 30 metri, Liverani può solo osservare la palla infilarsi in rete. Nel finale reazione rabbiosa e confusa del Barletta: Picci, Zigon e Cicerelli sfiorano l'1-2, mancando di poco il bersaglio grosso. La gara termina senza ulteriori sussulti.
Finisce 0-2 per la truppa allenata da Cristiano Lucarelli, un'altra sconfitta che lascia pochissime attenuanti alla squadra di Orlandi. Quarto Ko casalingo per il Barletta, che vede sempre più allontanarsi le zone nobili della classifica e quel 9° posto illusoriamente paventato dalla dirigenza ad inizio stagione. La squadra, ad oggi, pare ancora senza identità. Eppure, il campionato, non può durare all'infinito.