Cancellieri: Renzi, epilogo inaccettabile

ROMA - "Credo sia inaccettabile che sia andata così. Se fossi stato il segretario del Pd non avrei difeso la Cancellieri e credo avrebbe fatto un favore al Paese se si fosse dimessa". Sono le parole di Matteo Renzi a 'Servizio Pubblico' aggiungendo che "dopo di che lei non le ha date, Letta non gliele chieste ed è andata come è andata".

Secondo il sindaco "Non indigna la telefonata in cui" il ministro Cancellieri "si preoccupa di Giulia Ligresti, perché se riceve una segnalazione di un problema reale, il problema non si pone. Mi scandalizza che il ministro della giustizia dica alla compagna dell'arrestato, che" l'arresto "non è giusto, non va bene".

Mentre Ligresti "usava la Fondiaria come bancomat per le spese della famiglia", "c'era un silenzio complice di tutte le istituzioni". Così Matteo Renzi in un'intervista a Servizio pubblico, commentando il caso Ligresti. "La Consob stava in ferie, l'Isvap stava in ferie, alcuni gruppi editoriali perché non ne parlavano?". Il sindaco di Firenze tra l'altro sottolinea l'inopportunità degli "stipendi milionari di vari manager: è inaccettabile che tu prenda cinque milioni anche se va bene, figurati se va male...".

Infine, secondo Renzi, "La vicenda del ministro Cancellieri é emblematica. Se il ministro Cancellieri, che probabilmente è una persona per bene, avesse capito che era il momento di dare un segnale e fare passo indietro" sarebbe stato meglio ma ora "il Pd deve fare una solenne promessa che di fronte alle regole del mondo dell'economia la politica non è più succube, non è più succube agli interessi delle famiglie e degli amici degli amici ma prova a fare un percorso in cui legge è uguale per tutti".