ROMA - Il premier Enrico Letta ha incontrato stamani il ministro Cancellieri. Un colloquio chiarificatore, secondo le fonti di governo, al termine del quale per il premier sulla sorte del ministro non cambia nulla e valgono le parole e gli attestati di fiducia espressi dal presidente del consiglio durante l'intervento del ministro in Aula.
Il ministro della Giustizia ha preparato una lettera aperta in cui fornisce precisazioni sugli ultimi sviluppi del caso Ligresti. Nel testo non si fa riferimento a possibili dimissioni.
"Non ho mai mentito nè al Parlamento né ai pm". E' questo uno dei contenuti centrali della lettera aperta.
"Mi rifiuto di vedere il mio onore appannato". Si conclude così la lettera che il ministro Cancellieri.
Il Guardasigilli fornisce chiarimenti sulle telefonate con i Ligresti e sulla sua amicizia con loro, ma non fa riferimento a possibili dimissioni, neppure indirettamente, alludendo per esempio alla possibilità di farsi da parte nel caso in cui la sua permanenza nel governo fosse di intralcio - come invece aveva fatto nei giorni scorsi, quando era scoppiato il caso.
Il ministro della Giustizia ha preparato una lettera aperta in cui fornisce precisazioni sugli ultimi sviluppi del caso Ligresti. Nel testo non si fa riferimento a possibili dimissioni.
"Non ho mai mentito nè al Parlamento né ai pm". E' questo uno dei contenuti centrali della lettera aperta.
"Mi rifiuto di vedere il mio onore appannato". Si conclude così la lettera che il ministro Cancellieri.
Il Guardasigilli fornisce chiarimenti sulle telefonate con i Ligresti e sulla sua amicizia con loro, ma non fa riferimento a possibili dimissioni, neppure indirettamente, alludendo per esempio alla possibilità di farsi da parte nel caso in cui la sua permanenza nel governo fosse di intralcio - come invece aveva fatto nei giorni scorsi, quando era scoppiato il caso.
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