CORATO (BA) - Al Cinema Elia d’Essai – Corato (Ba) in contemporanea nazionale “Come il vento”, la nuova opera di Marco Simon Puccioni , interpretato da una straordinaria Valeria Golino nel ruolo di Armida Misere, una donna in prima linea, morta suicida il venerdì santo del 2003 nel carcere di
Sulmona. Una storia forte e dura carica di commozioni. Tra glia altri interpreti Filippo Timi, Francesco Scianna, Chiara Caselli.
Armida Miserere è una donna in prima linea. Direttrice del carcere di Milano-Opera, ama Umberto Mormile, educatore nello stesso penitenziario. Sfibrati dalla vita 'dentro', provano a viverne una normale fuori, dove sognano un figlio e un futuro insieme. Ma una mattina di aprile, Umberto viene affiancato al semaforo e assassinato. Disperata ma ostinata a trovare i colpevoli, si butta a capofitto nel lavoro, accettando, tre anni dopo, di dirigere il carcere di Pianosa. Sfidata dai detenuti e rispettata dai suoi uomini, Armida prova a resistere ai colpi della vita, ignorando chi la giudica e giudica la sua concezione intransigente della detenzione. Undici anni dopo la morte di Umberto, Armida avrà ragione del suo mandante e del suo esecutore ma le ombre gettate sul compagno, su cui il processo scava in modo impietoso, e le continue minacce alla sua persona, che la costringono ad 'abdicare' l'Ucciardone, la fiaccano fino alla resa. Il venerdì Santo del 2003, Armida Miserere si suicida, accarezzando l'idea di ritrovare Umberto.
Il film presentato al Filmfestival di Roma ha suscitato vivaci reazione di critica e pubblico
Da non perdere al Cinema Elia – Corato – C.so Garibaldi, 36 – spett: ore 21,40 e 23,30 (sabato e prefestivi) info tel 0803588581 – latela2012@libero.it
Sulmona. Una storia forte e dura carica di commozioni. Tra glia altri interpreti Filippo Timi, Francesco Scianna, Chiara Caselli.
Armida Miserere è una donna in prima linea. Direttrice del carcere di Milano-Opera, ama Umberto Mormile, educatore nello stesso penitenziario. Sfibrati dalla vita 'dentro', provano a viverne una normale fuori, dove sognano un figlio e un futuro insieme. Ma una mattina di aprile, Umberto viene affiancato al semaforo e assassinato. Disperata ma ostinata a trovare i colpevoli, si butta a capofitto nel lavoro, accettando, tre anni dopo, di dirigere il carcere di Pianosa. Sfidata dai detenuti e rispettata dai suoi uomini, Armida prova a resistere ai colpi della vita, ignorando chi la giudica e giudica la sua concezione intransigente della detenzione. Undici anni dopo la morte di Umberto, Armida avrà ragione del suo mandante e del suo esecutore ma le ombre gettate sul compagno, su cui il processo scava in modo impietoso, e le continue minacce alla sua persona, che la costringono ad 'abdicare' l'Ucciardone, la fiaccano fino alla resa. Il venerdì Santo del 2003, Armida Miserere si suicida, accarezzando l'idea di ritrovare Umberto.
Il film presentato al Filmfestival di Roma ha suscitato vivaci reazione di critica e pubblico
Da non perdere al Cinema Elia – Corato – C.so Garibaldi, 36 – spett: ore 21,40 e 23,30 (sabato e prefestivi) info tel 0803588581 – latela2012@libero.it
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