BARI - “In occasione della Giornata Mondiale per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza 2013, il Consiglio regionale pugliese ha accolto l’invito rivolto da Save the Children a tutti i Parlamenti regionali”.
È quanto ha detto il presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna in apertura della seduta straordinaria e monotematica che l’Assemblea pugliese ha voluto dedicare per l’occasione.
“Tra i Paesi OCSE – ha proseguito Introna - l’Italia fa registrare un tasso di povertà relativa molto elevato tra i bambini e la nostra regione è tra le gravate dal più alto indice di povertà minorile e se i numeri del disagio sono alti, risultano bassi invece, quelli relativi agli aiuti delle amministrazioni locali.
I comuni pugliesi – ha evidenziato il presidente - spendono 51 euro all’anno per minore, in servizi all’infanzia e alle famiglie, mentre l’Emilia Romagna tocca i 282 euro.
Un obbligo per tutti gli Stati, per tutte le Istituzioni e quindi anche la Regione deve impegnarsi per assicurare tutela e protezione a famiglie e minori.
Negli ultimi otto anni la Regione Puglia ha voluto ispirare la propria azione ai princìpi della Convenzione, moralmente e materialmente cogenti, rivoluzionando il sistema di welfare regionale, rivedendo gli strumenti legislativi e incrementando nettamente la spesa sociale.
Per i minori, la politica regionale ha come riferimento la legge pugliese 19 del 2006, che disciplina il sistema integrato dei servizi sociali, ponendosi come obiettivo “la dignità e il benessere delle donne e degli uomini di Puglia”.
“È contemplata l’attività del Garante dei diritti dei minori – ha rilevato Introna - il cui ufficio è incardinato tra le strutture del Consiglio regionale, organismo che risponde alle esigenze di prevenzione, di assistenza e cura della Regione, nei confronti dei minori”.
Nell’ambito delle attività di tutela minorile il presidente Introna ha fatto riferimento anche all’attività svolta dal Corecom, che consiste nel vigilare sulle trasmissioni radio-tv e Internet, per salvaguardare i bambini da una rappresentazione inadeguata della realtà. A tal proposito è stato realizzato, in collaborazione con la polizia postale, l’opuscolo “Comunica in sicurezza” esplicativo dei pericoli che si corrono in rete.
Per dare un segnale di attenzione e di considerazione del rilievo del problema, questa seduta si concluderà con l’adozione di una risoluzione del Consiglio regionale della Puglia, analoga a quella che oggi stesso verrà condivisa in tutte le Assemblee consiliari italiane.
Sono pronunciamenti dei Parlamenti regionali che impegnano i governi regionali a contrastare la povertà, l'abbandono scolastico, il lavoro minorile, la pedofilia, la pedopornografia ed ogni forma di sfruttamento.
“Daremo, così, piena attuazione ai principi della Convenzione ONU - ha concluso Introna - che estende anche ai più giovani lo spirito d’amicizia fra i popoli, di pace e di fratellanza che deve necessariamente ispirare la moderna società globale”.
È quanto ha detto il presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna in apertura della seduta straordinaria e monotematica che l’Assemblea pugliese ha voluto dedicare per l’occasione.
“Tra i Paesi OCSE – ha proseguito Introna - l’Italia fa registrare un tasso di povertà relativa molto elevato tra i bambini e la nostra regione è tra le gravate dal più alto indice di povertà minorile e se i numeri del disagio sono alti, risultano bassi invece, quelli relativi agli aiuti delle amministrazioni locali.
I comuni pugliesi – ha evidenziato il presidente - spendono 51 euro all’anno per minore, in servizi all’infanzia e alle famiglie, mentre l’Emilia Romagna tocca i 282 euro.
Un obbligo per tutti gli Stati, per tutte le Istituzioni e quindi anche la Regione deve impegnarsi per assicurare tutela e protezione a famiglie e minori.
Negli ultimi otto anni la Regione Puglia ha voluto ispirare la propria azione ai princìpi della Convenzione, moralmente e materialmente cogenti, rivoluzionando il sistema di welfare regionale, rivedendo gli strumenti legislativi e incrementando nettamente la spesa sociale.
Per i minori, la politica regionale ha come riferimento la legge pugliese 19 del 2006, che disciplina il sistema integrato dei servizi sociali, ponendosi come obiettivo “la dignità e il benessere delle donne e degli uomini di Puglia”.
“È contemplata l’attività del Garante dei diritti dei minori – ha rilevato Introna - il cui ufficio è incardinato tra le strutture del Consiglio regionale, organismo che risponde alle esigenze di prevenzione, di assistenza e cura della Regione, nei confronti dei minori”.
Nell’ambito delle attività di tutela minorile il presidente Introna ha fatto riferimento anche all’attività svolta dal Corecom, che consiste nel vigilare sulle trasmissioni radio-tv e Internet, per salvaguardare i bambini da una rappresentazione inadeguata della realtà. A tal proposito è stato realizzato, in collaborazione con la polizia postale, l’opuscolo “Comunica in sicurezza” esplicativo dei pericoli che si corrono in rete.
Per dare un segnale di attenzione e di considerazione del rilievo del problema, questa seduta si concluderà con l’adozione di una risoluzione del Consiglio regionale della Puglia, analoga a quella che oggi stesso verrà condivisa in tutte le Assemblee consiliari italiane.
Sono pronunciamenti dei Parlamenti regionali che impegnano i governi regionali a contrastare la povertà, l'abbandono scolastico, il lavoro minorile, la pedofilia, la pedopornografia ed ogni forma di sfruttamento.
“Daremo, così, piena attuazione ai principi della Convenzione ONU - ha concluso Introna - che estende anche ai più giovani lo spirito d’amicizia fra i popoli, di pace e di fratellanza che deve necessariamente ispirare la moderna società globale”.
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