Emergenza maltempo a Lecce, bilanci

LECCE - “Un plauso ai nostri volontari, alle associazioni e all’Ufficio Comunale di Protezione Civile giunge dall'assessore alle Politiche Ambientali, e alla Protezione Civile Andrea Guido, dopo l'emergenza maltempo dei giornhi scorsi. “A nome dell’Amministrazione comunale che mi onoro di rappresentare – ha sottolineato Guido - ringrazio tutti i componenti del nucleo di Protezione Civile per la disponibilità e la passione che dimostra in ogni occasione e, soprattutto, per la tempestività e l’efficacia delle misure adottate che hanno consentito anche questa volta, nonostante la straordinarietà dell’evento meteorologico dei giorni scorsi, la percorribilità delle strade e la presenza puntuale nei luoghi dove si verificavano le maggiori criticità. Tutto ciò nonostante le carenze organizzative e di supporto dovute alla disattenzione della Regione Puglia”.

Le Associazioni di Volontariato di Protezione Civile convenzionate con il Comune di Lecce e coordinate dal dirigente del settore Ambiente, Fernando Bonocuore, infatti, si sono rese subito disponibili con volontari, mezzi e attrezzature non appena è stato diramato il comunicato di allerta per le avverse condizioni metereologiche previste. Gli interventi si sono protratti su tutto il territorio comunale dal mattino del 19 fino alla sera del 20, ininterrottamente, garantendo senza posa la sicurezza dei cittadini. Sono stati presidiati ponti, cavalcavia, sottopassi, strade urbane ed extraurbane a rischio idrogeologico e sono state portate a termine diverse operazioni di salvataggio come quelle effettuate presso l’Istituto non vedenti di Monteroni in favore di alcuni ospiti, quella che ha visto il recupero di un mezzo nel sottopasso di via Calore e quella che ha messo in sicurezza alcune abitazioni rimaste sommerse dall’acqua nei pressi della marina di San Cataldo; durante questa operazione è stato necessario avvalersi dell’ausilio delle motopompe. Le associazioni hanno inoltre assicurato la viabilità di alcuni snodi critici presso i ponticelli di via Corvaglia, presso il sottopasso di viale Leopardi, presso la tangenziale Est, uscita Frigole, e hanno provveduto alla disostruzione del canale presso la torre di Torre Chianca al fine di liberare la sede stradale di via Sant’Andrea.

“Sono persone che antepongono l’impegno a favore della comunità ai bisogni personali – ha continuato l’assessore Guido -  che lasciano i loro problemi a casa per aiutare chi è più in difficoltà. Per questo va a loro tutta la mia gratitudine personale per la loro professionalità e, prima ancora, per il grande senso civico di cui sono portatori. Un ringraziamento doveroso, quindi, ad Ala Azzurra Lecce, Arcadia C.V.S. Lecce, Lecce Soccorso, Emergenza San Pio, e N.I.R. Lecce. E’ questa – ha concluso l'Assessore - quella parte di Italia che fa pensare, nonostante le difficoltà di ogni giorno, con più ottimismo al nostro futuro”.

Coglie l’occasione e interviene sull’argomento per fare il punto sulla situazione attuale in Puglia e per rilevare l’eccellenza dell’organizzazione della città di Lecce, Fernando Bonocuore, dirigente del settore Ambiente, Igiene e Protezione Civile del Comune: “Premesso che la Regione Puglia non ha ancora attivato un centro funzionale regionale autonomo di Protezione Civile che agisca di concerto con Roma, al pari di Abruzzo, Basilicata, Sicilia e Friuli, solo nella giornata di ieri  l'assessore Minervini ha presentato alla stampa il "Sistema Regionale di allertamento per il rischio meteorologico, idrogeologico ed idraulico" che verrà in seguito divulgato a tutti i sindaci. La Regione Puglia ha, quindi, annunciato che da dicembre sarà attivo il C.F.D. (Centro Funzionale Decentrato) della Protezione Civile, in ottemperanza alla direttiva P.C.M. addirittura del 27 febbraio 2004. Il C.F.D., però, sarà operativo solo 'H12' e si limiterà a pubblicare quotidianamente un Bollettino di criticità regionale elaborato sulla base delle informazioni che giungeranno dal Dipartimento di Protezione Civile di Roma. Nel caso di superamento di determinati valori di riferimento, il CFD emana un avviso di criticità e si attiva H24”.

“Ma – avverte Bonocuore - qui cominciano i problemi. I comuni destinatari del messaggio di allerta dovrebbero attuare quanto previsto nei piani di emergenza comunali. Spesso questi non esistono o sono obsoleti o, addirittura, molti comuni non hanno nemmeno un Regolamento da seguire e tutto viene lasciato all'improvvisazione o nelle mani del Sindaco che non sa come organizzare l'emergenza. La Regione si è limitata nel 2008 a pubblicare sul sito le linee guida per la stesura dei Piani e a fornire un piccolo finanziamento per la redazione. Il prodotto, se vi è stato, è stato scarso e spesso ha portato alla produzione di piani scopiazzati, senza nessuna rispondenza con il territorio e irrealizzabili per le spese da affrontare”.

“Per quanto riguarda il Comune di Lecce – spiega Bonocuore – è il caso di ricordare che l'Amministrazione si è dotata, in data 4 aprile 2003, tra le prime in Puglia, del "Regolamento Comunale di Protezione Civile" che organizza tramite il C.O.C. (Centro Operativo Comunale) tutte le attività in caso di emergenza. Quattro anni fa abbiamo elaborato il Piano Comunale di Protzezioen civile che ora è in fase di aggiornamento. E' in dirittura di arrivo in Consiglio comunale la delibera con la quale si istituirà il Corpo Comunale di Protezione Civile. Si tratta di un'ottima iniziativa poichè si darà vita ad un corpo di volontari formato da impiegati comunali in servizio e da impiegati in pensione che entreranno in azione in caso di gravi calamità in cui dovesse essere necessario l'apporto di persone qualificate in diversi campi”.

“Devo evidenziare – conclude Bonocuore - che spesso i 'Piani Comunali' riportano e prevedono vie di fuga, aree di evacuazione, presidi di sicurezza, segnaletica, esercitazioni annuali ed altro che a causa delle casse deficitarie dei comuni risultano irrealizzabili. Ecco perchè si parla spesso di 'Piani Fantasma' e si arriva anche, da parte di alcuni sindaci, alla decisione di non elaborare tali piani che richiederebbero, se approvati, l'immediata realizzazione da parte dei sindaci e dei dirigenti che si trovano con le mani legate a causa della mancanza di fondi”.

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