di Piero Ladisa – Se continuerà così, a stretto giro di posta, verrà definito il “Demolition Man” della F1 attuale. Demolition perché demolisce, e allo stesso tempo annienta, gli avversari sin dallo spegnimento dei semafori senza che questi abbiano la possibilità di contrastarlo. Il pilota in questione è, naturalmente, Sebastian Vettel. Una dolce solitudine per il tedesco, che oramai è abituato a vestire i panni del leader solitario.
Il campione del mondo in carica ha trionfato nel GP degli Stati Uniti alla sua maniera: da dominatore assoluto. Per il talento di Heppenheim si tratta della dodicesima vittoria stagionale, la trentottesima in carriera. Il driver di punta della Red Bull centra, inoltre, un ennesimo record. Con il successo odierno sale a quota otto consecutivi, superando così il primato detenuto da Alberto Ascari e Michael Schumacher fermi a sette.
Completano il podio Romain Grosjean e Mark Webber. Ottima la prestazione del francese che, partito terzo, è riuscito a sopravanzare al via l’australiano mantenendo la posizione sino alla bandiera a scacchi. Una gioia a metà per la Lotus visto il risultato sconfortante dell’altra E21 guidata da Heikki Kovalainen, sostituto di Kimi Raikkonen sino al termine del Mondiale, non andato oltre il quindicesimo posto. La scelta della scuderia di Enstone di puntare sull’esperienza del finlandese, a discapito del giovane Davide Valsecchi, non ha pagato almeno in questa gara. Per Webber l’ennesima gara in rimonta dopo una partenza a rilento. Nelle fasi finali ha provato invano a recuperare la posizione sul francese.
In quarta posizione si è piazzato Lewis Hamilton. Per l’inglese una corsa anonima, senza spunti. La Mercedes, nonostante un week-end da non protagonista, può comunque sorridere grazie all’allungo nei costruttori sulla Ferrari. Sorride, in un certo senso, anche Fernando Alonso che con il quinto posto blinda il secondo posto nella classifica piloti. La gara dello spagnolo è stata ravvivata dai duelli con Sergio Perez (subito dopo la sosta) e Nico Hulkenberg (negli ultimi giri) giunti rispettivamente settimo e sesto. A punti anche Valtteri Bottas, Nico Rosberg e Jenson Button. Il finlandese della Williams, ottavo, ha conquistato i primi punti della carriera in F1.
Da segnalare l’ingresso in pista nel corso del primo giro della Safety Car dopo il contatto tra Adrian Sutil e Pastor Maldonado. Contatto fatale per il tedesco che ha dovuto alzare bandiera bianca.
L’epilogo della stagione è in programma la prossima settimana ad Interlagos, sede del GP del Brasile.
GP STATI UNITI – RISULTATI DELLA GARA
POS PILOTA TEAM TEMPO 1. Vettel Red Bull-Renault 1h39;17.148 2. Grosjean Lotus-Renault + 6.2 3. Webber Red Bull-Renault + 8.3 4. Hamilton Mercedes + 27.3 5. Alonso Ferrari + 29.5 6. Hulkenberg Sauber-Ferrari + 30.4 7. Perez McLaren-Mercedes + 46.6 8. Bottas Williams-Renault + 54.5 9. Rosberg Mercedes + 59.1 10. Button McLaren-Mercedes + 1:17.2 11. Ricciardo Toro Rosso-Ferrari + 1:21.0 12. Vergne Toro Rosso-Ferrari + 1:24.5 13. Massa Ferrari + 1:26.9 14. Gutierrez Sauber-Ferrari + 1:31.7 15. Kovalainen Lotus-Renault + 1:35.0 16. Di Resta Force India-Mercedes + 1:36.8 17. Maldonado Williams-Renault + 1 lap 18. Bianchi Marussia-Cosworth + 1 lap 19. van der Garde Caterham-Renault + 1 lap 20. Pic Caterham-Renault + 1 lap 21. Chilton Marussia-Cosworth + 1 lap Giro più veloce: Vettel 1:39.856 Ritirati Pilota Team Al giro Sutil Force India-Mercedes 1 CLASSIFICHE MONDIALI DOPO 18 GARE: PILOTI TEAM 1. Vettel 372 1. Red Bull-Renault 553 2. Alonso 227 2. Mercedes 348 3. Hamilton 187 3. Ferrari 333 4. Raikkonen 183 4. Lotus-Renault 315 5. Webber 171 5. McLaren-Mercedes 102 6. Rosberg 161 6. Force India-Mercedes 77 7. Grosjean 132 7. Sauber-Ferrari 53 8. Massa 106 8. Toro Rosso-Ferrari 32 9. Button 61 9. Williams-Renault 5 10. Di Resta 48 11. Hulkenberg 47 12. Perez 41 13. Sutil 29 14. Ricciardo 19 15. Vergne 13 16. Gutierrez 6 17. Bottas 4 18. Maldonado 1
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