Francesca Pignatelli, da X Factor alla finale del Tour Music Fest: "Viaggio controcorrente"

La cantante Francesca Pignatelli
di Marco Masciopinto - Arriva dalla Puglia, precisamente da Taranto, la giovane cantautrice Francesca Pignatelli, classe 1983, che questa sera si esibirà al Piper Club di Roma nella finalissima del concorso più ambito d’Italia, il ‘Tour Music Fest’, dedicato ai giovani artisti emergenti.

La carismatica Francesca porterà sul palco la grinta e tutta l’esperienza artistica di tanti anni di studio e di live, esibendosi con il suo brano dalle sonorità elettro/pop, ‘Aria’.  Una gavetta alle spalle e tanta strada ancora da percorrere per Francesca: è appassionata di musica sin da piccola e a, soli sei anni, partecipa allo Zecchino D’oro.

Da qui parte il suo lungo cammino nella musica con lo studio di canto jazz e non solo, anche di recitazione, danza e pianoforte. Apre i concerti di Tosca, si esibisce in numerosi manifestazioni benefiche  e dopo una serie di spettacoli teatrali, musical e serate in giro per l’Italia, nel 2005 partecipa al casting di X Factor ed approda così nel programma di Sky, facendo parte della squadra di Elio. Ma Francesca non si ferma e così decide di tentare anche l’esperienza al Tour Music Fest, arrivando in finale. Le emozioni e l’agitazione si sentono e, prima della finalissima di questa sera, abbiamo fatto due chiacchiere con lei e leggete cosa ci ha raccontato.



Da Taranto alla finalissima del ‘Tour Music Fest’. Come stai vivendo questa grande emozione?

‘’Sono felicissima di questa occasione. Ci sono state diverse tappe di selezione ed ogni volta, sapere di essere passata alla fase successiva, è stato davvero emozionante! Abbiamo avuto modo di fare uno stage al C.E.T. di Mogol con docenti di altissimo livello, è stata un’esperienza incredibile di condivisione, perché la musica è prima di tutto questo. Cantare al Piper Club sarà per me un piccolo desiderio che si avvera. L’anno scorso ero proprio lì , spettatrice della finale del Tour Music Fest 2012 , e mi son detta: l’anno prossimo voglio esserci io. Ed eccomi qui. Volere è potere!’’.

 'Aria' è il brano con cui ti esibirai. Come nasce questo pezzo?

“Aria” è nato proprio nel loft di X Factor. Nelle notti insonni , che erano tante, io scendevo nella sala musica , dove c’era un immenso pianoforte a coda, e iniziavo a suonare , con l’intento di raccontare attraverso i tasti il mio stato d’animo. “Aria” parla di una mia condizione personale , che credo sia anche quella di molti giovani di quest’epoca, al bivio tra lasciarsi sopraffare dagli eventi o cercare di cambiare le cose. Io ho scelto la seconda strada’’.

Ti aspettavi maggiore attenzione dall’esperienza ad X Factor?

‘’X Factor è stata un’esperienza straordinaria ma anche un esperimento. Oggi posso dire che di sicuro , come solista, avrei avuto più chance.
Sia perché discograficamente un solista è più collocabile , sia perché da sola ho un’identità ben definita, data da anni ed anni di studio , ricerca e gavetta,  ho dei brani miei , insomma ho un progetto.

Il talent è una grande opportunità ma allo stesso tempo è un programma televisivo. Fare il cantautore , fuori, è tutta un’altra cosa, richiede requisiti diversi e non ci si può improvvisare. Occorre prima di tutto testa , lucidità, spalle larghe e tanta tanta passione’’.

Ci racconti a quale età hai iniziato ad avvicinarti alla musica?

‘’Ho iniziato a cantare a tre anni, forse ancora prima di parlare! La musica è stato sempre il mio mezzo preferito di comunicazione. Sono cresciuta in una casa piena di strumenti musicali, mio padre suona e canta e mi ha tramandato questo dono, il più bello che potesse farmi.  Gli sarò grata sempre! Poi ho frequentato il Liceo musicale , diplomandomi in canto jazz La musica è stata sempre la mia ragione di vita, non potrei vivere senza’’.

 Adesso cosa ti aspetti? Pubblicherai un disco?

‘’Cosa mi aspetto? Non lo so, sono anni che aspetto , attendo e spero di poter vivere con la mia musica , di poterla diffondere senza limitarmi o adeguarmi . “Aria” esprime proprio quello che farò, anche da sola, se necessario.
Sto lavorando al mio disco e vi annuncio che sarà un disco controcorrente.  Credo che oggi andare controcorrente sia l’unico modo per fare qualcosa di vero ed autentico’’.



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