BARI - Inaugurato poco più di 3 anni fa e costato all’amministrazione comunale all’incirca 250.000 euro, il Giardino Triggiani, sito all’interno di un’area di 2200 mq all’interno del quartiere San Girolamo, è, uno dei giardini più giovani della città, ma nonostante ciò non viene trattato come tale. Il giardino Triggiani infatti ha vissuto, e vive tutt’oggi, uno stato di abbandono che l’amministrazione ha solo cercato in parte di tamponare mediante la realizzazione di una tettoia in legno che rendesse più gradevole la sosta all’interno del giardino. In parte perché non basta realizzare un qualcosa al fine di risolvere altri problemi perché così si vuole solo dare al cittadino un’idea diversa dalla realtà.
Il Giardino Triggiani infatti oggi si presenta, come denuncia il Presidente dell’VIII Circoscrizione, Leonardo Tartarino, coadiuvato dai suoi collaboratori, Danilo Cancellaro e Martino Traversa, in una situazione tale da sembrare autosufficiente, nel senso che l’erba cresce a zone, senza un senso ben preciso e senza una logica, alcuni alberi sembrano sul punto dell’abbandono, il terreno è arido, l’impianto di irrigazione, nella maggior parte dei punti, è rotto e vistosamente alla portata di tutti, la pulizia manca totalmente come dimostra la presenza di innumeroli residui di sigarette, di cibo ecc…e infine addirittura la porticina della cassetta dell’energia elettrica è staccata, rendendo accessibile a chiunque i contatori elettrici.
“Non chiediamo all’Amministrazione comunale il mondo, solo una maggior cura, una maggior vigilanza, dato il buon e riuscito esempio sperimentato nell’altro giardino insistente sul territorio dell’VIII Circoscrizione, ovvero il Giardino Mimmo Bucci, meno superficialità e un occhio di riguardo maggiore nei confronti di un giardino che, oltre ad essere costato in termini monetari, è l’unico polmone a verde nel cuore di un quartiere popoloso e in via continua di espansione” – commenta il Presidente Tartarino. “Sicuramente la colpa non è solo dell’Amministrazione, bensì anche di alcuni cittadini irrispetosi dei beni comuni, ma ciò non significa che dobbiamo mollare, anzi, queste situazioni che puntualmente si verificano all’interno di tutta la città ogni giorno, ci devono spronare a trovare delle soluzione atte a risolvere definitivamente la questione, al fine di preservare e tutelare le piazze e i giardini della nostra città”.
La speranza è che quest’appello possa servire a ricordare a qualcuno che il Giardino Triggiani c’è e necessità di una manutenzione ordinaria costante, non saltuaria e superficiale, senza creare tensioni e scontri non utili al quartiere, un quartiere che ha voglia di crescere e di rinascere attraverso anche una riqualificazione del Lungomare che ancora oggi tarda ad arrivare, nonostante i mille proclami.
Il Giardino Triggiani infatti oggi si presenta, come denuncia il Presidente dell’VIII Circoscrizione, Leonardo Tartarino, coadiuvato dai suoi collaboratori, Danilo Cancellaro e Martino Traversa, in una situazione tale da sembrare autosufficiente, nel senso che l’erba cresce a zone, senza un senso ben preciso e senza una logica, alcuni alberi sembrano sul punto dell’abbandono, il terreno è arido, l’impianto di irrigazione, nella maggior parte dei punti, è rotto e vistosamente alla portata di tutti, la pulizia manca totalmente come dimostra la presenza di innumeroli residui di sigarette, di cibo ecc…e infine addirittura la porticina della cassetta dell’energia elettrica è staccata, rendendo accessibile a chiunque i contatori elettrici.
“Non chiediamo all’Amministrazione comunale il mondo, solo una maggior cura, una maggior vigilanza, dato il buon e riuscito esempio sperimentato nell’altro giardino insistente sul territorio dell’VIII Circoscrizione, ovvero il Giardino Mimmo Bucci, meno superficialità e un occhio di riguardo maggiore nei confronti di un giardino che, oltre ad essere costato in termini monetari, è l’unico polmone a verde nel cuore di un quartiere popoloso e in via continua di espansione” – commenta il Presidente Tartarino. “Sicuramente la colpa non è solo dell’Amministrazione, bensì anche di alcuni cittadini irrispetosi dei beni comuni, ma ciò non significa che dobbiamo mollare, anzi, queste situazioni che puntualmente si verificano all’interno di tutta la città ogni giorno, ci devono spronare a trovare delle soluzione atte a risolvere definitivamente la questione, al fine di preservare e tutelare le piazze e i giardini della nostra città”.
La speranza è che quest’appello possa servire a ricordare a qualcuno che il Giardino Triggiani c’è e necessità di una manutenzione ordinaria costante, non saltuaria e superficiale, senza creare tensioni e scontri non utili al quartiere, un quartiere che ha voglia di crescere e di rinascere attraverso anche una riqualificazione del Lungomare che ancora oggi tarda ad arrivare, nonostante i mille proclami.