Gino Lisa, “No allo stop per allungamento della pista”

FOGGIA - Un’interrogazione urgente a risposta scritta. Per “fare chiarezza sull’operato dei vertici della società Aeroporti di Puglia, alla luce della gravità dell’azione messa in atto”. Per sapere “perché sia stata interrotta la gara d’appalto per i lavori di allungamento della pista dell’aeroporto ‘Gino Lisa’ di Foggia”, capire “quali siano effettivamente le linee strategiche di programmazione da parte della Regione Puglia inerenti le infrastrutture, e in particolare lo scalo civile foggiano”. E “se siano nel frattempo intervenuti altri orientamenti e altre priorità, tali da accantonare definitivamente o rinviare all’infinito qualsiasi ipotesi di ammodernamento e miglioramento di un’infrastruttura ritenuta non solo dallo scrivente di fondamentale e imprescindibile importanza per lo sviluppo e il rilancio della Capitanata”.
L’ha presentata questa mattina il presidente della settima Commissione Affari Istituzionali della Regione Puglia, Giannicola De Leonardis, al presidente della giunta Nichi Vendola, del consiglio regionale Onofrio Introna e all’assessore regionale alle Infrastrutture e mobilità Giovanni Giannini. Sconcertato dalla stridente contraddizione tra la motivazione fornita dai vertici di AdP il 13 novembre scorso - a una settimana esatta dall’apertura delle buste, e a un mese e mezzo dalla scadenza del termine ultimo fissato per l’utilizzo del relativo finanziamento da 14 milioni di euro, il 31 dicembre 2013- con un comunicato stampa («Con riferimento ai recenti sviluppi relativi al prolungamento della pista dell’aeroporto Gino Lisa di Foggia, Aeroporti di Puglia, nel ribadire di aver rispettato i tempi previsti dall’Accordo di Programma Quadro Trasporti del 27.5.2013 in ordine alla progettazione e alla pubblicazione del bando di gara, sottolinea la necessità di essere conseguente rispetto agli adempimenti imposti dall’Unione Europea in merito alla compatibilità dei fondi destinati alla realizzazione dell’opera con la normativa europea sugli Aiuti di Stato Pertanto, alla luce della comunicazione ricevuta in data 12.11.2013 dagli Uffici della Regione Puglia sull’attivazione della procedura di notifica alla UE dell’Aiuto, Aeroporti di Puglia procederà alla sospensione della gara in attesa delle determinazioni che verranno assunte in sede comunitaria» il testo della nota diramata ai media e riportata nell’interrogazione); e la replica fornita il successivo 16 novembre dall’on. Michele Bordo, deputato del PD e presidente della Commissione Politiche UE, dopo aver effettuato "con il dipartimento Politiche Europee una verifica puntuale della documentazione prodotta a livello regionale, statale e comunitario, da cui risulta l'inesistenza di alcuna procedura formale contro l'Italia per l'allungamento della pista dell'aeroporto di Foggia. L'Unione Europea non avrebbe quindi mai aperto una procedura d'infrazione per gli interventi infrastrutturali previsti, non c'è nessun ostacolo all'espletamento della gara per l'allungamento della pista dello scalo foggiano”, la sua versione riportata da De Leonardis.

“Lo stop all’iter, inaspettato alla luce del tempo intercorso dall’inizio della pianificazione operata dall’ente e dal lungo elenco di soggetti coinvolti nelle varie fasi istruttorie, di fatto vanifica quanto progettato, fatto e promesso in questi ultimi anni, e determina la fine di un’infrastruttura per la quale la stessa società Aeroporti di Puglia ha investito milioni di euro negli ultimi anni. Sarà infatti impossibile rispettare i termini imposti per usufruire del finanziamento stanziato, assolutamente necessario per rendere lo scalo più attrattivo per compagnie aeree interessate e consentire l’atterraggio e il decollo di vettori più grandi, in grado di garantire un salto quantitativo e qualitativo nelle presenze e nei fatturati, dopo un lungo stop al traffico aereo da e per il ‘Gino Lisa’ “ sottolinea il presidente della settima Commissione Affari Istituzionali. “Fare chiarezza – e in tempi rapidi - su questa vicenda appare doveroso e necessario, insieme a una piena assunzione di responsabilità per rispetto dell’intelligenza di ognuno di noi e di una comunità stanca di essere presa in giro” l’amara conclusione di De Leonardis.

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