FOGGIA - Rubano in una abitazione e, oltre agli oggetti preziosi d'oro e d'argento, portano via una quantita' di hashish che il nipote del proprietario dell'abitazione deteneva illegalmente. Il giovane derubato li contatta per ottenere la restituzione dello stupefacente ma viene aggredito. La singolare vicenda e' accaduta a Deliceto, in provincia di Foggia, dove i carabinieri hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Tribunale dei minorenni di Bari, a carico di un 18enne ma all'epoca dei fatti minorenne, di etnia bulgara, e di un16enne, libico, entrambi residenti a Deliceto, ritenuti responsabili di tre furti in abitazioni compiuti in quella cittadina nello scorso mese di marzo.
Dalle indagini e' emerso che i giovani, in occasione del primo furto, nel corso del quale era stata rubata anche la droga, erano stati riconosciuti da alcuni vicini di casa della vittima, che avevano notato A.B. arrampicarsi sul muro dell'abitazione e forzare una finestra per introdursi in casa, mentre A.S. svolgeva il ruolo di vedetta. Il nipote della vittima, proprio perche' erano stati riconosciuti, si era presentato la sera stessa da loro per chiedere la restituzione dell'hashish ma era stato aggredito.
La loro individuazione quali autori del secondo furto e' stata possibile anche grazie agli accertamenti tecnici di laboratorio compiuti al Ris di Roma su una traccia ematica rinvenuta sul luogo del reato: un campione di Dna era quello appartenente al ragazzo bulgaro. Inoltre, anche in questa occasione, i due sono stati subito individuati quali autori del furto e, per tale motivo, hanno anche restituito parte della refurtiva alla vittima. Anche per il terzo furto le responsabilita' dei due minori sono state accertate tramite il riconoscimento fotografico effettuato da un vicino di casa della vittima, che aveva notato i due proprio mentre uscivano dall'abitazione da cui aveva rubato oggetti preziosi per circa 400 euro.
(Fonte: Adnkronos)
Dalle indagini e' emerso che i giovani, in occasione del primo furto, nel corso del quale era stata rubata anche la droga, erano stati riconosciuti da alcuni vicini di casa della vittima, che avevano notato A.B. arrampicarsi sul muro dell'abitazione e forzare una finestra per introdursi in casa, mentre A.S. svolgeva il ruolo di vedetta. Il nipote della vittima, proprio perche' erano stati riconosciuti, si era presentato la sera stessa da loro per chiedere la restituzione dell'hashish ma era stato aggredito.
La loro individuazione quali autori del secondo furto e' stata possibile anche grazie agli accertamenti tecnici di laboratorio compiuti al Ris di Roma su una traccia ematica rinvenuta sul luogo del reato: un campione di Dna era quello appartenente al ragazzo bulgaro. Inoltre, anche in questa occasione, i due sono stati subito individuati quali autori del furto e, per tale motivo, hanno anche restituito parte della refurtiva alla vittima. Anche per il terzo furto le responsabilita' dei due minori sono state accertate tramite il riconoscimento fotografico effettuato da un vicino di casa della vittima, che aveva notato i due proprio mentre uscivano dall'abitazione da cui aveva rubato oggetti preziosi per circa 400 euro.
(Fonte: Adnkronos)
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