(Foto: il ministro Annamaria Cancellieri) |
"Il mio intervento - spiega Cancellieri - e' stato mosso dal fatto che un detenuto poteva morire: chiediamoci se fosse morta cosa sarebbe accaduto. Ora se una persona ha un certo nome non va aiutata? Non siamo tutti uguali davanti alla legge? Escludo che ci siano detenuti di serie A e di serie B.
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Purtroppo non riusciamo ad arrivare a tutti". Secondo quanto apprende l'Agi da fonti parlamentari, il ministro della Giustizia riferira' al Parlamento sul 'caso Giulia Ligresti' martedi' alle 16, a Palazzo Madama.
GRILLO PRESENTA MOZIONE DI SFIDUCIA - "L'intervento del ministro a favore della scarcerazione di Giulia Ligresti 'per motivi legati all'anoressia' presenta aspetti molto discutibili e che devono essere chiariti sul piano politico e non solo su quello giudiziario, in quanto risulta grave che l'intervento in questione sia stato richiesto da una telefonata privata e che abbia riguardato una classica detenuta eccellente". E' uno dei passaggi della lunga e articolata mozione di sfiducia al ministro Cancellieri presentata dal M5S, pubblicata integralmente sul blog di Beppe Grillo.
"Il solo sospetto che un ministro della Giustizia possa aver ricevuto ed esercitato pressioni, e' un'ombra di cui un membro delle istituzioni non si puo' vestire.
Grillo e Napolitano: ancora attacchi e accuse |
Dunque, "visti gli articoli 94 della Costituzione e 115 del Regolamento della Camera dei deputati" il gruppo M5s a Montecitorio "esprime sfiducia al ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri e lo impegna a rassegnare le dimissioni". Nel documento M5s si osserva inoltre che "per completezza di informazioni, occorre sottolineare come la vicinanza tra il ministro e la famiglia Ligresti, sia di tutta evidenza in considerazione del fatto che il figlio del ministro, Piergiorgio Peluso, risulta aver lavorato in Fonsai dal maggio del 2011, dopo essere stato responsabile del Corporate & Investment banking di Unicredit per l'Italia, posizione dalla quale aveva trattato l'esposizione delle societa' della famiglia siciliana. Peluso risulta aver incassato nel 2012 una buonuscita di 3,6 milioni di euro dopo un anno di lavoro come direttore generale della compagnia assicurativa Fondiaria Sai in virtu' delle clausole contenute nel suo contratto che consentivano, in caso di cambio di controllo o di demansionamento, la possibilita' di dimettersi con giusta causa e di incassare l'equivalente di tre annualita'. Facolta' che Peluso ha deciso di esercitare dopo un anno, non rientrando una sua conferma nei programmi di Unipol, nel frattempo salita sulla plancia di comando dell'ex compagnia dei Ligresti.
L'ATTACCO A NAPOLITANO-LETTA - "Nessun monito da parte di Napolitano" e "non un fiato da Capitan Findus Letta": "Hanno paura di essere travolti e credono che il silenzio li salverà, ma sono già condannati".
Così il blog di Beppe Grillo, avanzando dubbi sulla possibilità che Cancellieri si dimetta, in un intervento senza firma che fa da introduzione al testo della mozione di sfiducia.
"La Idem a causa dell'ICI non pagata ha dato le dimissioni in dieci giorni. La Cancellieri - si legge nel post - forse non le darà mai. Il motivo è semplice. La Cancellieri fa parte di quel mondo composto da politici, banchieri, istituzioni, finanzieri, inestricabile come una foresta pietrificata. Nessun monito da parte di Napolitano per questo scandalo per l'ingerenza di un ministro su una detenzione, avvenuta grazie a rapporti di lunga data con Ligresti. Non un fiato da Capitan Findus Letta. Hanno paura di essere travolti e credono che il silenzio li salverà, ma sono già condannati".
Peluso e la madre, il ministro Cancellieri |
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"Il ministro riferisca in aula e poi, a seguito di quanto dirà, ciascun" partito "farà le sue valutazioni, il Pd farà le sue". Così Danilo Leva, responsabile Giustizia Pd a Sky Tg24. Leva dice "no a strumentalizzazioni" ma chiede "chiarezza in tempi rapidi" per "fugare ogni dubbio che in Italia vi siano detenuti di seria A e di serie B". Sulla vicenda della scarcerazione di Giulia Ligresti, il ministro Annamaria Cancellieri "riferisca in Aula e poi, a seguito di quanto dirà, ciascuna forza politica farà le sue valutazioni, il Pd farà le sue. Quindi no a strumentalizzazioni del caso Cancellieri, in primo luogo con la richiesta ora di dimissioni", dice Danilo Leva, a SkyTg24. "Serve chiarezza in tempi rapidi - aggiunge il responsabile Giustizia del Pd - sia perché ci sono intercettazioni e va ben chiarito il senso di quelle parole, sia perché bisogna fugare ogni dubbio che in Italia vi siano detenuti di seria A e di serie B".
IL FATTO - Compare il nome di Anna Maria Cancellieri nell'inchiesta di Torino sul caso Fonsai. Il ministro della Giustizia, ascoltata lo scorso agosto a Roma dai magistrati subalpini, si interessò - su sollecitazione della famiglia Ligresti - alle condizioni di salute di Giulia, dopo alcuni giorni messa ai domiciliari, l'unica ad aver patteggiato fino ad ora.
"In cella non mangiava più, l'ho fatto per ragioni umanitarie", ha spiegato al pm Vittorio Nessi la Cancellieri, che non è indagata. A riferire la vicenda è La Repubblica in edicola oggi.
La Cancellieri fa la sua comparsa nell'inchiesta quando i magistrati, esaminando i tabulati telefonici degli indagati, si accorgono di alcuni contatti con il ministro della Giustizia. "Ho ricevuto una telefonata da Antonino Ligresti (fratello di Salvatore), preoccupato per la salute della nipote Giulia", che aveva sofferto di anoressia e che in cella rifiutava il cibo. La Cancellieri non nega - sempre secondo quanto riporta La Repubblica - l'interessamento.
"Ho sensibilizzato il Dap perché venisse fatto quanto di loro competenza per la tutela della salute dei carcerati", spiega ai magistrati il ministro, la cui amicizia con la famiglia Ligresti è nota, così come il fatto che il figlio, Piergiorgio Peluso, sia stato dirigente della Fondiaria Sai. Peluso, interrogato nei mesi scorsi dai magistrati torinesi, non è indagato.
"Qualsiasi cosa io possa fare conta su di me, non lo so cosa possa fare però guarda son veramente dispiaciuta" dice in una telefonata intercettata dalla Guardia di Finanza di Torino, il ministro Cancellieri alla compagna di Salvatore Ligresti, Gabriella Fragni, il 17 luglio scorso a poche ore dal provvedimento che, nell'ambito dell'inchiesta Fonsai, dispose gli arresti domiciliari per l'ingegnere.
Caselli: nessuna influenza esterna - I domiciliari a Giulia Ligresti sono stati concessi per una serie di "circostanze obiettive" e "sarebbe arbitraria e del tutto destituita di fondamento ogni illazione che ricolleghi la concessione degli arresti domiciliari a circostanze esterne di qualunque natura". Lo afferma in una nota il procuratore capo di Torino, Gian Carlo Caselli, in merito al caso Fonsai.
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"Il ministro riferisca in aula e poi, a seguito di quanto dirà, ciascun" partito "farà le sue valutazioni, il Pd farà le sue". Così Danilo Leva, responsabile Giustizia Pd a Sky Tg24. Leva dice "no a strumentalizzazioni" ma chiede "chiarezza in tempi rapidi" per "fugare ogni dubbio che in Italia vi siano detenuti di seria A e di serie B". Sulla vicenda della scarcerazione di Giulia Ligresti, il ministro Annamaria Cancellieri "riferisca in Aula e poi, a seguito di quanto dirà, ciascuna forza politica farà le sue valutazioni, il Pd farà le sue. Quindi no a strumentalizzazioni del caso Cancellieri, in primo luogo con la richiesta ora di dimissioni", dice Danilo Leva, a SkyTg24. "Serve chiarezza in tempi rapidi - aggiunge il responsabile Giustizia del Pd - sia perché ci sono intercettazioni e va ben chiarito il senso di quelle parole, sia perché bisogna fugare ogni dubbio che in Italia vi siano detenuti di seria A e di serie B".
IL FATTO - Compare il nome di Anna Maria Cancellieri nell'inchiesta di Torino sul caso Fonsai. Il ministro della Giustizia, ascoltata lo scorso agosto a Roma dai magistrati subalpini, si interessò - su sollecitazione della famiglia Ligresti - alle condizioni di salute di Giulia, dopo alcuni giorni messa ai domiciliari, l'unica ad aver patteggiato fino ad ora.
"In cella non mangiava più, l'ho fatto per ragioni umanitarie", ha spiegato al pm Vittorio Nessi la Cancellieri, che non è indagata. A riferire la vicenda è La Repubblica in edicola oggi.
La Cancellieri fa la sua comparsa nell'inchiesta quando i magistrati, esaminando i tabulati telefonici degli indagati, si accorgono di alcuni contatti con il ministro della Giustizia. "Ho ricevuto una telefonata da Antonino Ligresti (fratello di Salvatore), preoccupato per la salute della nipote Giulia", che aveva sofferto di anoressia e che in cella rifiutava il cibo. La Cancellieri non nega - sempre secondo quanto riporta La Repubblica - l'interessamento.
"Ho sensibilizzato il Dap perché venisse fatto quanto di loro competenza per la tutela della salute dei carcerati", spiega ai magistrati il ministro, la cui amicizia con la famiglia Ligresti è nota, così come il fatto che il figlio, Piergiorgio Peluso, sia stato dirigente della Fondiaria Sai. Peluso, interrogato nei mesi scorsi dai magistrati torinesi, non è indagato.
"Qualsiasi cosa io possa fare conta su di me, non lo so cosa possa fare però guarda son veramente dispiaciuta" dice in una telefonata intercettata dalla Guardia di Finanza di Torino, il ministro Cancellieri alla compagna di Salvatore Ligresti, Gabriella Fragni, il 17 luglio scorso a poche ore dal provvedimento che, nell'ambito dell'inchiesta Fonsai, dispose gli arresti domiciliari per l'ingegnere.
Caselli: nessuna influenza esterna - I domiciliari a Giulia Ligresti sono stati concessi per una serie di "circostanze obiettive" e "sarebbe arbitraria e del tutto destituita di fondamento ogni illazione che ricolleghi la concessione degli arresti domiciliari a circostanze esterne di qualunque natura". Lo afferma in una nota il procuratore capo di Torino, Gian Carlo Caselli, in merito al caso Fonsai.
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