ROMA - "Letta interpreta una nuova parte della Commedia dell'Arte, il Mentitor Cortese. Ogni sua dichiarazione si e' dimostrata falsa come un soldo bucato, ma lui, imperterrito, continua con le sue fandonie" e l'obiettivo e' "garantire gli interessi dei nostri creditori internazionali, in primis la Germania". Cosi' Beppe Grillo, sul suo blog, attacca il premier e il suo esecutivo. "Saccomanni, qualche tempo fa, si lascio' sfuggire una frase: 'Bisogna dire la verita' agli italiani'. Si riferiva allo sfascio economico. Poi e' rimasto in silenzio, in attesa di essere cacciato dal governo. Da allora ogni giorno e' in bilico. Nel frattempo Capitan Findus Letta racconta le sue menzogne agli italiani.
Sposta sempre la linea della ripresa piu' in la', mentre il Paese sprofonda con bollettini quotidiani di guerra vera, di deserto delle aziende, degli investimenti. Questo doppio registro, l'Italia che viene distrutta dalla mancanza di una politica economica e le falsita' di Letta propagandate dai giornali e dalle televisioni ha assunto ormai una dimensione grottesca, fumettistica. Letta interpreta una nuova parte della Commedia dell'Arte, il Mentitor Cortese. Ogni sua dichiarazione si e' dimostrata falsa come un soldo bucato, ma lui, imperterrito, continua con le sue fandonie. Ora vede la luce nel 2013, ora un po' piu' in la', alla fine del 2014. Questa rappresentazione stucchevole di un ometto graziato dalla sorte e politico a carico dei contribuenti dalla nascita (non ha mai fatto altro nella vita, eoni fa, nel 1998 e' stato ministro per le politiche comunitarie del governo D'Alema) ha pero' un suo significato, quello di garantire gli interessi dei nostri creditori internazionali, in primis la Germania". "Non sara' sfuggito - prosegue il blog di Grillo - che Capitan Findus ha quasi speso piu' tempo all'estero dalla sua elezione che in Italia a farsi accreditare dalle segreterie internazionali.
Come Rigor Montis prima di lui, Letta rappresenta l'assicurazione che l'Italia onorera' i debiti contratti dalle nostre banche attraverso la BCE e i rimborsi dei titoli pubblici e degli interessi. E' il novello Quisling italiano, il collaborazionista norvegese al servizio dei nazisti durante l'ultima guerra mondiale. Il suo e' un governo fantoccio che rappresenta gli interessi di Stati stranieri e non dell'Italia.
La cassa integrazione in deroga e' al collasso, 350mila lavoratori sono senza sussidio da nove mesi. Le partite Iva sono crollate dal 2008 al giugno del 2013 di 400mila unita'. Disoccupazione fuori controllo, debito pubblico esplosivo, chiusure di negozi e piccole e media imprese come se piovesse".
"Il disastro Italia assomiglia a un bombardamento quotidiano dove a una cattiva notizia ne succede una pessima. Quisling Letta non ha fatto nulla per risollevare il Paese. Gli ordini li prende dall'estero. E' un procuratore fallimentare che deve garantire i creditori. Quanto potremo andare avanti cosi'? A venderci persino le spiagge? Due misure sono improrogabili.
Vanno tagliati gli sprechi, le spese inutili che ammontano a circa 100 miliardi. Queste voragini nel bilancio dello Stato non possono pero' essere eliminate da chi ne gode i benefici, dai partiti e dai Letta, che appunto per questo vanno mandati a casa. Vanno rinegoziati con la UE il tetto del 3% che ci strangola, che va superato da subito per gli investimenti in attivita' produttive, ristrutturato il nostro debito, cancellati gli impegni impossibili assunti con il Fiscal Compact con nuove tasse per 50 miliardi all'anno per vent'anni, una pazzia. Primum vivere - conclude Grillo -, prima gli interessi nazionali". (AGI)
Sposta sempre la linea della ripresa piu' in la', mentre il Paese sprofonda con bollettini quotidiani di guerra vera, di deserto delle aziende, degli investimenti. Questo doppio registro, l'Italia che viene distrutta dalla mancanza di una politica economica e le falsita' di Letta propagandate dai giornali e dalle televisioni ha assunto ormai una dimensione grottesca, fumettistica. Letta interpreta una nuova parte della Commedia dell'Arte, il Mentitor Cortese. Ogni sua dichiarazione si e' dimostrata falsa come un soldo bucato, ma lui, imperterrito, continua con le sue fandonie. Ora vede la luce nel 2013, ora un po' piu' in la', alla fine del 2014. Questa rappresentazione stucchevole di un ometto graziato dalla sorte e politico a carico dei contribuenti dalla nascita (non ha mai fatto altro nella vita, eoni fa, nel 1998 e' stato ministro per le politiche comunitarie del governo D'Alema) ha pero' un suo significato, quello di garantire gli interessi dei nostri creditori internazionali, in primis la Germania". "Non sara' sfuggito - prosegue il blog di Grillo - che Capitan Findus ha quasi speso piu' tempo all'estero dalla sua elezione che in Italia a farsi accreditare dalle segreterie internazionali.
Come Rigor Montis prima di lui, Letta rappresenta l'assicurazione che l'Italia onorera' i debiti contratti dalle nostre banche attraverso la BCE e i rimborsi dei titoli pubblici e degli interessi. E' il novello Quisling italiano, il collaborazionista norvegese al servizio dei nazisti durante l'ultima guerra mondiale. Il suo e' un governo fantoccio che rappresenta gli interessi di Stati stranieri e non dell'Italia.
La cassa integrazione in deroga e' al collasso, 350mila lavoratori sono senza sussidio da nove mesi. Le partite Iva sono crollate dal 2008 al giugno del 2013 di 400mila unita'. Disoccupazione fuori controllo, debito pubblico esplosivo, chiusure di negozi e piccole e media imprese come se piovesse".
"Il disastro Italia assomiglia a un bombardamento quotidiano dove a una cattiva notizia ne succede una pessima. Quisling Letta non ha fatto nulla per risollevare il Paese. Gli ordini li prende dall'estero. E' un procuratore fallimentare che deve garantire i creditori. Quanto potremo andare avanti cosi'? A venderci persino le spiagge? Due misure sono improrogabili.
Vanno tagliati gli sprechi, le spese inutili che ammontano a circa 100 miliardi. Queste voragini nel bilancio dello Stato non possono pero' essere eliminate da chi ne gode i benefici, dai partiti e dai Letta, che appunto per questo vanno mandati a casa. Vanno rinegoziati con la UE il tetto del 3% che ci strangola, che va superato da subito per gli investimenti in attivita' produttive, ristrutturato il nostro debito, cancellati gli impegni impossibili assunti con il Fiscal Compact con nuove tasse per 50 miliardi all'anno per vent'anni, una pazzia. Primum vivere - conclude Grillo -, prima gli interessi nazionali". (AGI)
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