I Cugini di Campagna (intervista): «Vi raccontiamo quella volta che abbiamo rischiato il capolinea»

di Nicola Ricchitelli - Dopo un cammino lungo 40 anni restano ancora dei sogni indelebili per I Cugini di Campagna: «Un giorno ci piacerebbe fare un duetto con l’amico Vasco Rossi…», ma non solo: nell’intervista realizzata si miscelano in egual modo ricordi, momenti che hanno scandito la strada di una delle band che hanno segnato la storia della musica italiana.



D: Cosa rappresentano “I Cugini di Campagna” per la musica italiana?
R: «Siamo sicuramente il connubio tra il classico-sinfonico e la musica popolare».

D: Vi è una qualche canzone appartenente al repertorio della musica italiana a cui avreste voluto legare indissolubilmente il vostro nome? 
R: «Lo abbiamo già fatto con “Anima mia”»

D: Quarantre anni sono passati dal “Ballo di Peppe” ad oggi: come riassumere in poche righe questo lungo cammino? 
R: «Curando il rapporto con i nostri fans, che hanno accettato di dividere il nostro senso dell'amore e dei valori».

D: Per molti “I Cugini di Campagna” significano “Anima mia”, un brano del repertorio che meritava maggior fortuna aldilà di quello citato?
R: «"Uomo mio", una canzone che rappresentava un'immagine quasi fotografica del rapporto tra giovani degli anni '80».

La copertina dell'ultimo disco dei 'Cugini di Campagna'
D: Nel corso degli anni tanti i componenti che si succeduti alle varie postazione, ma i fratelli Michetti hanno tenuto sempre botta. Cosa vi ha tenuto così legati a questo progetto?
R: «La consapevolezza che negli anni '90, il buon Dio ci avrebbe mandato due perfezioni in assoluto: l'incredibile voce di Nick Luciani e l'eccezionale bravura pianistica e bellezza di Tiziano Leonardi».

 D: Vi è stato un momento della vostra storia in cui la band ha rischiato il capolinea? 
R: «Si'! quando al Madison Square Garden di New York, durante la canzone “Dentro l'anima”, l'esplosione che precedeva il ritornello fu accompagnata da un boato di una bomba carta situata ai piedi di Nick, talmente violenta che lo colpi', ed i fumi lo fecero svenire; interrompemmo il concerto e subimmo un tracollo psicologico. Meno male che tornò sulle sue decisioni di non cantare più e dopo tre mesi ricominciammo a fare concerti, promettendogli di togliere quella esplosione».

 D: Chi sono i fans de “I Cugini di Campagna” di oggi? In generale come si evoluto il vostro pubblico dagli anni 70 ad oggi?
R: «I nonni vogliono sentire "Innamorata". I genitori  vogliono "Un'altra donna. I figli "Meravigliosamente", i nipoti "No tu no", e tutti insieme cantano "Anima mia"».

D: A memoria non mi sovvengono duetti con altri artisti italiani, come mai questa poco attitudine al duetto, e nel caso con quale artista vi piacerebbe incidere qualche pezzo?
R:« Le nostre le abbiamo prestate nei dischi a molti cantanti, per esempio Patty Pravo. Canteremmo volentieri con il grande amico rocker Vasco Rossi.  La sua anima rock e la nostra  romantica... sarebbe molto interessante».

D: Piccola provocazione: come vedreste un duetto con Vasco Rossi o Ligabue?
R: «Con Vasco Rossi certamente, perche' e' vero e genuino, un grande. Ligabue? non esiste il confronto».

D: E’ del 2011 il vostro album registrato in studio, cosa c’è nel futuro de “I Cugini di Campagna”?
R:« Un meraviglioso cofanetto riempito da 4 cd ed un dvd già disco d'oro con il titolo "Anima mia”, “Mi manchi tu”... da 40 anni". Che sta a significare: anima mia, primo disco, mi manchi tu, ultima canzone, e, tra le due, ci sono 40 anni!».


CONTACTS:

http://www.cuginidicampagna.com/

3 Commenti

Nuova Vecchia

Modulo di contatto